di Michele Tedesco
LECCE. La magia, la longevità e il successo de “La Notte della Taranta”, risiede della disgregazione di quel confine che separa la tradizione della musicale popolare salentina, sanguigna e struggente, dalle suggestioni più avanguardistiche del panorama musicale internazionale. Alle spalle del festival itinerante, che come ogni anno si concluderà con il “concertone” nel piazzale dell’ ex Convento degli Agostiniani, in quel di Melpignano (LE), tredici anni di successi, per una fama che ha varcato ogni confine nazionale e internazionale. “L’edizione 2011 de La Notte della Taranta si pone sicuramente in linea di continuità con le idee guida che hanno animato l’edizione precedente: e cioè, principalmente, quella di mettere in risalto gli elementi classici della musica salentina, sottolinearne i collegamenti con le altre tradizioni musicali dell'area mediterranea, e al tempo stesso rileggere il repertorio in una chiave più contemporanea”, è quanto ha dichiarato ieri il Maestro Einaudi nella conferenza stampa, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e Massimo Bray, presidente della Fondazione “La Notte della Taranta”. Per l’ edizione numero 14, dedicata al grande cantore recentemente scomparso, Uccio Aloisi, anche quest’ anno, reduce dai 2 sold-out del prestigioso Barbicane Center di Londra, il maestro “concertatore”, Ludovico Einaudi, assistito da Mauro Durante. A cimentarsi con la tradizione salentina al fianco della grande Orchestra, nell’ appuntamento fissato per il 27 agosto prossimo, tantissimi ospiti speciali, alcuni dei quali daranno vita a 4 progetti speciali nell’ ambito del festival itinerante. I Chieftans, autori della colonna sonora del “Barry Lindon “ di Stanley Kubrick, offriranno al pubblico tutte le suggestioni della musica popolare irlandese. Il blues di Justin Adams, già al fianco di Brian Eno e Robert Plant, incrocerà le sonorità della musica africana, a sua volta reinterpretata dai virtuosismi al violino monocorda tipico delle comunità Fulani dell’ Africa occidentale, il nyanyeru, di Juldeh Camara. Sarà breve il passo dalle tammorre della tradizione popolare pugliese, al taiko di Joji Hirota e dei Taiko Drummers. Non mancherà la Spagna e il suo flamenco, reinterpretato dalla voce di Diego El Cigala. A furor di popolo, dopo l’ enorme successo riscosso l’ anno passato, torna no sul palco del “concertone” , la kora di Ballaké Sissoko e il dj - polistrumentista turco Mercan Dede. A fare gli onori dei suoni “di casa”, immancabili e orgogliosi portabandiera del Salento nel mondo: i Sud Sound System.