BARI. “La Puglia compatta a difesa dell’Adriatico: ancora una pagina di buona politica in Consiglio regionale”. Il presidente Onofrio Introna accoglie con soddisfazione il sì unanime dell’Assemblea alla proposta di legge alle Camere che vieta prospezioni, ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi nelle acque prospicienti il Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.
“Il nostro mare e in particolare le nostre splendide isole, le Tremiti, sono interessati dai progetti di multinazionali che rischiano di aggredire queste acque per pochi barili di pessimo petrolio. Il disastro che ha devastato il Golfo del Messico è un precedente quanto mai sinistro: i profitti di pochi minacciano il patrimonio naturale e paesaggistico adriatico, che rappresenta una ragione di vita per milioni di pugliesi, molisani, abruzzesi e di cittadini italiani e balcanici”.
Per questo, sottolinea il presidente del Consiglio regionale pugliese, “sono certo che l’iniziativa della Puglia sarà di esempio ad altre regioni adriatiche che condividono preoccupazioni e attenzioni per l’ecosistema marinano e costiero”.
“Il divieto – fa notare Introna - si estende alle autorizzazioni non ancora perfezionate e fa salvi, fino all'esaurimento dei giacimenti, permessi e concessioni in esercizio”.
“Il nostro mare e in particolare le nostre splendide isole, le Tremiti, sono interessati dai progetti di multinazionali che rischiano di aggredire queste acque per pochi barili di pessimo petrolio. Il disastro che ha devastato il Golfo del Messico è un precedente quanto mai sinistro: i profitti di pochi minacciano il patrimonio naturale e paesaggistico adriatico, che rappresenta una ragione di vita per milioni di pugliesi, molisani, abruzzesi e di cittadini italiani e balcanici”.
Per questo, sottolinea il presidente del Consiglio regionale pugliese, “sono certo che l’iniziativa della Puglia sarà di esempio ad altre regioni adriatiche che condividono preoccupazioni e attenzioni per l’ecosistema marinano e costiero”.
“Il divieto – fa notare Introna - si estende alle autorizzazioni non ancora perfezionate e fa salvi, fino all'esaurimento dei giacimenti, permessi e concessioni in esercizio”.