BARI. Intervento del consigliere regionale Giammarco Surico (FLI),
Più vicino alla gente, radicato sul territorio, costruito sulla partecipazione dal basso: così la famiglia pugliese di Futuro e Libertà s’allarga e cresce a dispetto delle defezioni strillate in Parlamento, nel gioco del pallottoliere dei nominati.
L’ultima new entry è un consigliere comunale di Gravina che ha annunciato il passaggio dal gruppo delle Libertà alla formazione politica fondata da Gianfranco Fini. Ma la crescita è testimoniata dai risultati delle elezioni amministrative e dai numerosi rappresentanti di Fli eletti nei Comuni e che rivestono incarichi di responsabilità politico-amministrativa. Ci sono assessori Fli a Bitonto, Noicattaro, San Giovanni Rotondo, san Nicandro Garganico e Lucera. Eletti a: Adelfia, Massafra, Nardò, Noicattaro, S. Giovanni Rotondo, San Nicando Garganico, San Marco in Lamis, Collepasso, Fragagnano, Poggiardo, Porto Cesareo, Statte e Vieste. E intanto il partito di Fini in Puglia si prepara a presentare i suoi eletti in una convention il prossimo settembre. Insomma, mentre a Roma qualcuno continua a dare numeri che non misurano la realta', ingessata da una cattiva legge elettorale, nella regione di Pinuccio Tatarella i numeri di Futuro e Libertà sono quelli del vero consenso, conquistato sul campo del rapporto diretto con i cittadini.
A fotografare il quadro pugliese del partito è una nota del consigliere regionale e vice coordinatore regionale, Giammarco Surico, che sottolinea che “a fare la differenza è proprio la partecipazione. La chiave di lettura del successo di questo partito nato da poco tempo è il recupero del rapporto tra la politica e le persone. Volevamo costruire un movimento in cui i processi di democrazia interna e di coinvolgimento delle nuove generazioni per gettare le basi di una nuova, autorevole, credibile e competente classe dirigente, fossero dirimenti per le scelte da compiere. Siamo stati coerenti. E la coerenza paga”.
“Quanto sta accadendo a livello nazionale, ma anche in Puglia e il dibattito che si sta sviluppando intorno a quella che ormai viene definita la nuova questione morale”, stigmatizza Surico, “ci dà la misura di quanto Futuro e Libertà abbia visto giusto nel voler rimettere al centro la persona, con i suoi diritti e suoi doveri, e dare una maggiore attenzione ai temi della legalità che, al netto delle posizioni demagogiche e populiste, devono e possono riaccendere la fiamma sopita della passione politica, riavvicinando il cittadino alle istituzioni. Vogliamo essere responsabili e consapevoli di questo nuovo percorso, specialmente in Puglia, dove la politica ha usato spesso le parole per costruire illusioni, quasi mai per dar forza ai fatti. E oggi è la realtà pugliese – dal lavoro alla sanità - a fotografare se stessa in un disagio senza fine”.
Più vicino alla gente, radicato sul territorio, costruito sulla partecipazione dal basso: così la famiglia pugliese di Futuro e Libertà s’allarga e cresce a dispetto delle defezioni strillate in Parlamento, nel gioco del pallottoliere dei nominati.
L’ultima new entry è un consigliere comunale di Gravina che ha annunciato il passaggio dal gruppo delle Libertà alla formazione politica fondata da Gianfranco Fini. Ma la crescita è testimoniata dai risultati delle elezioni amministrative e dai numerosi rappresentanti di Fli eletti nei Comuni e che rivestono incarichi di responsabilità politico-amministrativa. Ci sono assessori Fli a Bitonto, Noicattaro, San Giovanni Rotondo, san Nicandro Garganico e Lucera. Eletti a: Adelfia, Massafra, Nardò, Noicattaro, S. Giovanni Rotondo, San Nicando Garganico, San Marco in Lamis, Collepasso, Fragagnano, Poggiardo, Porto Cesareo, Statte e Vieste. E intanto il partito di Fini in Puglia si prepara a presentare i suoi eletti in una convention il prossimo settembre. Insomma, mentre a Roma qualcuno continua a dare numeri che non misurano la realta', ingessata da una cattiva legge elettorale, nella regione di Pinuccio Tatarella i numeri di Futuro e Libertà sono quelli del vero consenso, conquistato sul campo del rapporto diretto con i cittadini.
A fotografare il quadro pugliese del partito è una nota del consigliere regionale e vice coordinatore regionale, Giammarco Surico, che sottolinea che “a fare la differenza è proprio la partecipazione. La chiave di lettura del successo di questo partito nato da poco tempo è il recupero del rapporto tra la politica e le persone. Volevamo costruire un movimento in cui i processi di democrazia interna e di coinvolgimento delle nuove generazioni per gettare le basi di una nuova, autorevole, credibile e competente classe dirigente, fossero dirimenti per le scelte da compiere. Siamo stati coerenti. E la coerenza paga”.
“Quanto sta accadendo a livello nazionale, ma anche in Puglia e il dibattito che si sta sviluppando intorno a quella che ormai viene definita la nuova questione morale”, stigmatizza Surico, “ci dà la misura di quanto Futuro e Libertà abbia visto giusto nel voler rimettere al centro la persona, con i suoi diritti e suoi doveri, e dare una maggiore attenzione ai temi della legalità che, al netto delle posizioni demagogiche e populiste, devono e possono riaccendere la fiamma sopita della passione politica, riavvicinando il cittadino alle istituzioni. Vogliamo essere responsabili e consapevoli di questo nuovo percorso, specialmente in Puglia, dove la politica ha usato spesso le parole per costruire illusioni, quasi mai per dar forza ai fatti. E oggi è la realtà pugliese – dal lavoro alla sanità - a fotografare se stessa in un disagio senza fine”.