BARI. "Abbiamo il dovere di tenere i conti in ordine cosi' come quello di garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA)", nel contesto di un SSR che conta il piu' basso numero di dipendenti di tutta Italia". Lo ha detto l'assessore alle politiche della salute, Tommaso Fiore, nell'ambito della relazione introduttiva al dibattito in Consiglio regionale sulle nomine dei cinque nuovi direttori generali delle ASL. Fiore ha ricapitolato il nuovo percorso che la Regione ha inteso introdurre in merito, che ha portato alla fine ad un elenco di 33 idonei che hanno seguito una fase di formazione articolata che non si e' limitata alla sola teoria, ma e' stata anche itinerante con approfondimenti nelle realta' operative delle singole Aziende. Elenco, peraltro, che si e' ridotto alla fine a 30 idonei, dato che tre non hanno potuto seguire il percorso di formazione completo.
"La Giunta regionale - ha aggiunto Fiore - ha ridotto il suo grado di liberta'; i D.G. si devono relazionarsi non solo con la politica ma anche con i rappresentanti dei cittadini".
"Tutti parlano della necessita' di sottrarre la sanita' alla politica - ha aggiunto - , ma in giro non vedo nulla di concreto al riguardo. Occorre un nuovo modello di governance in cui ognuno si assuma la propria responsabilita' senza scaricarla al livello superiore".
I percorsi di ricentralizzazione in corso con l'introduzione di norme ristrettive e vincolanti (in contraddizione con il percorso federalistico) - secondo l'assessore - inducono a responsabilita' maggiori per le Regioni che, di riflesso, riducono gli ambiti operativi delle Aziende sanitarie. Questo passaggio in Consiglio regionale e' molto significativo perche' consente di ragionare e confrontarsi sul rapporto tra Stato e Regioni, tra Regione e ASL e tra tecnica e politica.
Fiore in ultimo ha fatto riferimento a un importante tavolo di lavoro previsto oggi pomeriggio presso il Ministero della salute, in cui sara' fatto il punto in ordine all'attuazione del piano di rientro e dal cui esito dipendere la corresponsione alla Puglia di una parte almeno della quota congelata del fondo sanitario.
In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato due disegni di legge, entrambi con la procedura d'urgenza. Il primo (con 52 voti favorevoli e 2 astensioni) in materia di "Alienazioni immobili di edilizia residenziale pubblica" che consentira' agli aventi titolo che occupano l'alloggio (anche abusivamente), di esercitare il diritto all'acquisto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica inseriti in piani di vendita.
Il secondo (41 voti favorevoli e 1 astensione) prevede che per il presidente e i componenti della commissioni per la formazione delle graduatorie degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), il cui mandato scade alla data di entrata in vigore della stessa legge, restano incarica sino al 31 dicembre 2011.
"La Giunta regionale - ha aggiunto Fiore - ha ridotto il suo grado di liberta'; i D.G. si devono relazionarsi non solo con la politica ma anche con i rappresentanti dei cittadini".
"Tutti parlano della necessita' di sottrarre la sanita' alla politica - ha aggiunto - , ma in giro non vedo nulla di concreto al riguardo. Occorre un nuovo modello di governance in cui ognuno si assuma la propria responsabilita' senza scaricarla al livello superiore".
I percorsi di ricentralizzazione in corso con l'introduzione di norme ristrettive e vincolanti (in contraddizione con il percorso federalistico) - secondo l'assessore - inducono a responsabilita' maggiori per le Regioni che, di riflesso, riducono gli ambiti operativi delle Aziende sanitarie. Questo passaggio in Consiglio regionale e' molto significativo perche' consente di ragionare e confrontarsi sul rapporto tra Stato e Regioni, tra Regione e ASL e tra tecnica e politica.
Fiore in ultimo ha fatto riferimento a un importante tavolo di lavoro previsto oggi pomeriggio presso il Ministero della salute, in cui sara' fatto il punto in ordine all'attuazione del piano di rientro e dal cui esito dipendere la corresponsione alla Puglia di una parte almeno della quota congelata del fondo sanitario.
In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato due disegni di legge, entrambi con la procedura d'urgenza. Il primo (con 52 voti favorevoli e 2 astensioni) in materia di "Alienazioni immobili di edilizia residenziale pubblica" che consentira' agli aventi titolo che occupano l'alloggio (anche abusivamente), di esercitare il diritto all'acquisto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica inseriti in piani di vendita.
Il secondo (41 voti favorevoli e 1 astensione) prevede che per il presidente e i componenti della commissioni per la formazione delle graduatorie degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), il cui mandato scade alla data di entrata in vigore della stessa legge, restano incarica sino al 31 dicembre 2011.
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