di Dany Martini
GALLIPOLI (LE). Continuano i controlli da parte della Guardia di Finanza di Gallipoli: è stata di recente effettuata una verifica fiscale all’interno dello studio professionale di un ingegnere e le fiamme gialle hanno trovato nel piano inferiore uno splendido frantoio ipogeo risalente al XVII secolo. La scoperta è stata effettuata nel cuore del centro storico della città bella: Gallipoli. Al piano interrato si accedeva attraverso una scala scavata nella roccia, il controllo e le indagini certosine dei militari hanno permesso di scoprire che l’ingegnere stava effettuando dei lavori di restauro senza comunicare nulla al Ministero dei Beni Culturali così come previsto dal testo Unico che regolamenta la materia. Il sito archeologico era stato oggetto di ristrutturazione all’insaputa di tutti, tranne che dell’ingegnere, il quale pensava di poter tenere il gioiello archeologico tutto per sé. Le fiamme gialle della Compagnia gallipolina hanno sequestrato il frantoio ipogeo e segnalato il professionista alla Procura della Repubblica perché senza alcuna autorizzazione aveva eseguito lavori sul sito considerato “bene culturale”
GALLIPOLI (LE). Continuano i controlli da parte della Guardia di Finanza di Gallipoli: è stata di recente effettuata una verifica fiscale all’interno dello studio professionale di un ingegnere e le fiamme gialle hanno trovato nel piano inferiore uno splendido frantoio ipogeo risalente al XVII secolo. La scoperta è stata effettuata nel cuore del centro storico della città bella: Gallipoli. Al piano interrato si accedeva attraverso una scala scavata nella roccia, il controllo e le indagini certosine dei militari hanno permesso di scoprire che l’ingegnere stava effettuando dei lavori di restauro senza comunicare nulla al Ministero dei Beni Culturali così come previsto dal testo Unico che regolamenta la materia. Il sito archeologico era stato oggetto di ristrutturazione all’insaputa di tutti, tranne che dell’ingegnere, il quale pensava di poter tenere il gioiello archeologico tutto per sé. Le fiamme gialle della Compagnia gallipolina hanno sequestrato il frantoio ipogeo e segnalato il professionista alla Procura della Repubblica perché senza alcuna autorizzazione aveva eseguito lavori sul sito considerato “bene culturale”