OSLO. Andreas Behring Breivik ha ammesso, dinnanzi al giudice, le proprie responsabilità anche per l’ esplosione che ha colpito poche ore fa il centro di Oslo, provocando la morte di 76 civili, secondo l’ ultimo ridimensionato bilancio. Tra le vittime, anche il fratellastro della principessa Mette Marit. Non trascurabile la dichiarazione dell’ attentatore, secondo cui, lui stesso sarebbe stato affiancato da altre due cellule, parte di una vera e propria organizzazione del terrore, dislocata su buona parte del territorio Europeo. Dalla Norvegia, infatti, le indagini adesso si stanno spingendo anche in Germania, Svezia, Austria, Italia, Inghilterra Spagna, Olanda, Danimarca e USA. Obiettivo dell’ attentato era colpire il partito laburista. Già in passato, Breivik aveva architettato insani progetti ai danni di altri importanti esponenti del partito. A mezzogiorno di ieri, nella capitale norvegese è stato osservato un minuto di silenzio, mentre in serata moltissimi cortei hanno sfilato in quella che è stata ribattezzata come la “Marcia delle Rose”. Ciascun partecipante portava in mano il fiore simbolo del partito laburista.
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