di Nicola Zuccaro. "A ricordo della resistenza opposta dai dipendenti delle Poste e Telecomunicazioni di Bari il 9 Settembre 1943 contro l'invasore teutonico che volgendo in ritirata aveva tenato di far saltare gli impiamti della Sede Barese ". Così recita una lapide esposta all'interno del vecchio Palazzo Poste e Telegrafonici in ricordo del sacrificio dei militari e dei civili che lo difesero il 9 Settembre 1943 assieme al porto di Bari dall'invasione della Wermacht. All'indomani dell'8 Settembre 1943 numerose divisioni della fanteria e dei paracadutisti tedeschi invasero anche il capoluogo pugliese che fu teatro di sanguinosi e violenti scontri. Un sacrificio che vide "i postali" unirsi con i militi appartenenti a carabinieri, fanti, finanzieri e marinai ricordato in una commovente cerimonia aperta nella tarda mattinata dal Rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, che nel sottolineare il recupero dell'immobile destinato alle attività accademiche ha ricordato come il vicino Ateneo fu posto di primo soccorso per i feriti di un lungo e sanguinoso conflitto a fuoco. Un sacrificio per la libertà e per la democrazia da ricordare quotidianamente e non occasionalmente. Questo il pensiero espresso da Alfonso Pisicchio e da Vito Perrelli in rappresentanza di Comune e Provincia di Bari. Ricordato nell'occasione dal Prof. Leuzzi, il ruolo che in questa giornata ebbe, assieme al Gen. Bellomo, il Ten. Colonello Luigi Geronazzo, Comandante della Legione Territoriale di Bari, che denunciò coraggiosamente agli alti comandi i misfatti nazisti verso militari e civili italiani.
di Nicola Zuccaro. "A ricordo della resistenza opposta dai dipendenti delle Poste e Telecomunicazioni di Bari il 9 Settembre 1943 contro l'invasore teutonico che volgendo in ritirata aveva tenato di far saltare gli impiamti della Sede Barese ". Così recita una lapide esposta all'interno del vecchio Palazzo Poste e Telegrafonici in ricordo del sacrificio dei militari e dei civili che lo difesero il 9 Settembre 1943 assieme al porto di Bari dall'invasione della Wermacht. All'indomani dell'8 Settembre 1943 numerose divisioni della fanteria e dei paracadutisti tedeschi invasero anche il capoluogo pugliese che fu teatro di sanguinosi e violenti scontri. Un sacrificio che vide "i postali" unirsi con i militi appartenenti a carabinieri, fanti, finanzieri e marinai ricordato in una commovente cerimonia aperta nella tarda mattinata dal Rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, che nel sottolineare il recupero dell'immobile destinato alle attività accademiche ha ricordato come il vicino Ateneo fu posto di primo soccorso per i feriti di un lungo e sanguinoso conflitto a fuoco. Un sacrificio per la libertà e per la democrazia da ricordare quotidianamente e non occasionalmente. Questo il pensiero espresso da Alfonso Pisicchio e da Vito Perrelli in rappresentanza di Comune e Provincia di Bari. Ricordato nell'occasione dal Prof. Leuzzi, il ruolo che in questa giornata ebbe, assieme al Gen. Bellomo, il Ten. Colonello Luigi Geronazzo, Comandante della Legione Territoriale di Bari, che denunciò coraggiosamente agli alti comandi i misfatti nazisti verso militari e civili italiani.