BARI. Inaugurato oggi dal Ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto e dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola “Agrimed” il Salone dedicato all’agricoltura pugliese nell’ambito della 75° Fiera del Levante di Bari. A fare gli onori di casa, per il rituale taglio del nastro, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno.
“Inizia una settimana - spiega l’assessore Stefàno - nella quale illustriamo il nostro impegno per riportare al centro del modello di sviluppo della Puglia la nostra agricoltura, tornata ad essere traccia identitaria di una vicenda regionale che ci vede leader in ambito internazionale non solo per una tradizione contadina e per le nostre eccellenze agroalimentari, ma oggi anche per un’offerta turistica che ha saputo trovare nella traccia agricola una leva di attrattività straordinaria. Finalmente possiamo riscrivere una bella pagina dell’agricoltura pugliese, ricca di motivazioni che grazie agli strumenti del PSR si traducono in progetti di innovazione, di processo, di prodotto, ma soprattutto di modello organizzativo.”
Denso di appuntamenti il programma della settimana appena inaugurata: in agenda da segnalare il work-shop sulle biotecnologie, l’incontro con una delegazione di imprenditori cinesi e la Seconda Conferenza Nazionale sulla Pac, ovvero la politica agricola comunitaria, appuntamento partito con grande successo proprio da Bari l’anno scorso. Negli incontri si discuterà di nuove governance per lo sviluppo rurale, del rapporto fra aree protette e agricoltura, dei Consorzi di Bonifica, di zootecnia, di innovazione del comparto. Valorizzazione del territorio e ricambio generazionale sono le leve per coniugare al futuro l’agricoltura pugliese.
“L’agricoltura, - ha dichiarato il presidente Vendola nel suo discorso inaugurale - intesa come presidio ecologico e come identità culturale, vede oggi le nostre produzioni olivicole e vitivinicole più qualificate guadagnare mercato e attrarre una nuova generazione di contadini imprenditori e di imprenditori-trasformatori, anche capaci di puntare sul turismo rurale e sulle masserie didattiche. Chi pensa alle campagne come a una mega-fabbrica decotta e fuori mercato, da alimentare con sussidi e ammortizzatori, è prigioniero di un mondo morto: nel mondo dei vivi, in questo pianeta di speculatori e di affamati, l’agricoltura è il futuro che diviene il grande laboratorio di una ricchezza che è anche quella della difesa della biodiversità, di relazioni sociali mature, di stili di produzione e di consumo capaci di dare valore ai beni comuni: alla terra, all’acqua, ai saperi che si tramandano di generazione in generazione.”
“I giovani - conclude l’assessore Stefàno - rappresentano la pietra miliare del nostro ragionamento: senza i giovani rischiamo di disperdere un’antica tradizione, il cambio generazionale è la priorità assoluta che abbiamo individuato. Registriamo dei segnali importanti in senso positivo di crescita di imprenditori agricoli, di nuovi imprenditori agricoli giovani, soprattutto donne, di crescita di attenzione rispetto alla cultura agricola con un boom di iscrizioni alla facoltà di agraria, di crescita di attenzione generale del dibattito pubblico che ormai ogni giorno parla della nostra agricoltura come di una prospettiva sulla quale voler investire ogni energia.”