BARI. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Bari, Antonio Lovecchio, ha ordinato il dissequestro dei complessi edilizi residenziali di Lama Balice, alla periferia del capoluogo, tra il quartiere San Paolo e Bitonto, realizzati dalle societa' Sigma Sud e Immobiliare Edrinvest, sequestrati di urgenza dalla Procura il 12 febbraio del 2007, provvedimento confermato da una ordinanza del Tribunale della Liberta' il 31 maggio 2010. Il ricorso contro l'ordinanza e' stato presentato dai rappresentanti legali delle due societa', Francesco e Pasquale Rafaschieri, il 26 luglio scorso. I palazzi, secondo l'ipotesi della Procura, sarebbero stati costruiti abusivamente.
Su questo aspetto resta in piedi una inchiesta penale. Ieri il pm Francesca Romana Pirrelli aveva espresso parere favorevole all'accoglimento dell'istanza sulla base di una consulenza tecnica. A rendere possibile il dissequestro dei palazzi e' stata l'adozione da parte del Comune di Bari di una variante al Piano regolatore (del 9 luglio 2010) delle aree interessate dall'intervento urbanistico-residenziale, adeguato al Piano urbanistico territoriale tematico cui ha fatto seguito il 2 agosto scorso l'approvazione della variante di adeguamento da parte della giunta regionale della Puglia, dopo l'istruttoria del Servizio Urbanistica e Servizio assetto del territorio della Regione e su parere del Comitato urbanistico regionale.
La Regione indica pero' la necessita' di adeguamenti, integrazioni e modifiche che l'Autorita' comunale dovra' curare nella fase successiva (perfezionamento degli elaborati progettuali, acquisizione di pareri sui vincoli di tutela, in particolare la valutazione ambientale strategica, concertazione con l'Autorita' di bacino ecc.). Circa 150 appartamenti sono stati gia' venduti. Gli acquirenti si sono mobilitati fin dall'inizio chiedendo l'appoggio del sindaco.
''Allo stato appaiono superati - scrive il gup Lovecchio nel decreto di dissequestro - i problemi relativi al regime vincolistico il quale, in virtu' del procedimento amministrativo, appare mutato ed adeguato rispetto alla situazione precedente''. L'adeguamento dei vincoli del Parco di Lama Balice ''consente di ritenere 'ex post' non illegittimi gli interventi edilizi della societa' istante per gli immobili in corso di realizzazione. Analogamente gli stessi interventi, allo stato, appaiono compatibili con le distanze di salvaguardia (100 metri) dal 'Parco regionale mentre solo dopo la definizione dei territori vincolati degli Ate sara' possibile valutare l'eventuale sussistenza di un 'vulnus' a vincoli esistenti''.
Per concludere l'iter amministrativo Comune e privati dovranno realizzare gli adempimenti indicati dal giudice in mancanza dei quali potrebbe scattare nuovamente il sequestro. Intanto la prima udienza del processo e' prevista per il 30 settembre.