Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Paolo e Sabrina Salerno in occasione del primo anniversario della sua scomparsa.
BARLETTA. "Battaglie di piazza e di popolo, battaglie istituzionali e parlamentari, battaglie di tanti uomini conosciuti e famosi ma anche di sconosciuti, umili e altrettanto generosi e importanti a cui rendiamo omaggio, battaglie tante volte combattute e tante volte perse... finché un Sindaco disse "è meglio vincere insieme che continuare a perdere da soli" e combatté per voi e con voi una battaglia nuova e scrisse un pezzo di storia nuova, figlia della storia vecchia e VI PORTò IL DECRETO!!".
Questa è la storia e nel rispetto e riconoscimento di questa storia, questo sindaco chiede a tutte e 10 le città, ma principalmente a Barletta, che ci sia dato l'onore e l'onere di guidare la nascita di questa provincia, che non è una semplice istituzione ma è la nostra storia." (dal manoscritto "LA STORIA SIAMO NOI. SCRITTA DA TANTI DI NOI").
Il rispetto della storia. Questo chiedeva Francesco Salerno sin dalle prime battaglie per il Decreto sulla Provincia Barletta - Andria - Trani.
Richiesta che ha caratterizzato la campagna elettorale per le Provinciali del 2009 ed, in seguito, la lotta in seno al Consiglio Provinciale per l'attribuzione della sede legale alla Città di Barletta. Un'appassionata lotta per la difesa della storia che lo ha portato ad essere accusato di sentimento di forte malanimo verso qualcuno, alimentato da invidia o gelosia per le parole espresse in seno al Consiglio provinciale del 6 maggio 2010 (Salerno offende Andria durante il Consiglio Provinciale - Ester Binetti. Fonte: Barlettalife del 07 maggio 2011).
La realtà era ben diversa. Francesco Salerno ha lavorato per dare un'identità al territorio provinciale e per rispettare i poli e le vocazioni delle singole Città al fine di eliminare quel campanilismo inutile e dannoso che è tornato protagonista delle vicende legate all'ente. L'egregio lavoro in seno alla Conferenza dei sindaci, in qualità di Coordinatore, portava Vincenzo Zaccaro, allora Sindaco di Andria ad affermare: “Lo spirito collaborativo è il comune denominatore di questi incontri, stiamo lavorando in piena intesa e con una cadenza che indica la piena volontà di tutti di accelerare i tempi per una definizione completa degli obiettivi da raggiungere" e Tarantini, Sindaco di Trani,: “Siamo tutti accomunati dall’unica volontà di rendere un servizio all’intera popolazione della sesta provincia. I nodi rimasti al pettine sono realmente pochi e, sono sicuro, in brevissimo tempo saranno sciolti con la piena soddisfazione di tutti.”. Tale riflessione nasce da ciò che è avvenuto giovedì 8 settembre. Su convocazione del Presidente del Consiglio Provinciale, Luigi Riserbato, il Consiglio Provinciale si è tenuto a Barletta. La simbolica, nonché sentita, data dell'anniversario della scomparsa del Dott. Francesco Salerno ha ispirato tale iniziativa utile a ridare corpo al policentrismo della Provincia nel nome di un futuro impegno a convocare Consigli nei tre capoluoghi (Andria sede ufficiale, Barletta e Trani) e, ove possibile, anche negli altri sette comuni del territorio, così come dichiarato dal Dott. Riserbato. Nel ringraziare Gigi Riserbato che per l'ennesima volta ha ricordato nostro padre in modo integerrimo, non possiamo esimerci dal notare l'inutilità dell'iniziativa se volta a rinsaldare la natura policentrica della provincia. Lo smacco consumatosi ai danni della comunità di Barletta ha riacceso i toni del confronto e inasprito animi e menti. Tale situazione, aggravata da una non certo virtuosa amministrazione della macchina provinciale, non fa presagire nulla di buono e la scarsa presenza di cittadini e l'assenza dei Sindaci (per mancanza di invito ufficiale o per altro) al primo consiglio itinerante ne è la prova. Manca una guida. Mancano valori quali il rispetto e la collaborazione per una giusta e sana gestione del territorio. Inutili gli interventi volti a ricordare le qualità ed i caratteri di Francesco Salerno se si arriva in ritardo (Riserbato l'unico rappresentante istituzionale ad essere puntuale) e si permette a chiunque di fumare nella sala adiacente a quella consiliare (dinanzi a vigili urbani). Ho assistito in prima persona ad un episodio. Un ospite si presenta con 20 minuti di ritardo e per di più con la sigaretta in bocca ad un appuntamento con il sindaco Salerno. Vi lascio immaginare la sua reazione (Sabrina Salerno) Ed allora facciamo appello alla politica. Una politica diversa da quella enunciata dal presidente Ventola. La politica intesa come polis, come comunità. La stessa comunità, la parte migliore, che a differenza della politica intesa come partiti, non ha tradito un uomo che non esercitava il ruolo nell'ingenuità di credersi perpetuo, eterno, incrollabile ma nella consapevolezza di poter essere la migliore guida per il territorio.
Abbiate il coraggio di scegliere l'onestà e la preparazione. Di scegliere chi dimostrerà di possedere quei valori che permettono ad una comunità di convivere nel rispetto dei diritti e delle libertà di ognuno di noi. Questo è il modo migliore per onorare Francesco Salerno, il sindaco della gente che si ispirava alla meraviglia dell'arcobaleno quando scriveva: "E se l'arcobaleno sorge dopo la tempesta, anche la nostra città, dopo aver attraversato tempeste e lotte intestine, divisioni e chiusura al mondo, sperimenta la bellezza di una comune identità, di un comune sentire, fatti di valori condivisi" (ottobre 2004 - Presentazione Progetto di Piano strategico Territoriale. Barletta città arcobaleno.)
Paolo e Sabrina Salerno