Consiglio regionale: avviati i lavori, approvate modifiche legge spettacolo

BARI. Dopo la pausa estiva è tornato a riunirsi il Consiglio regionale della Puglia che al primo punto all’ordine del giorno affronterà l’argomento aggiuntivo “Approvazione Piano di rientro Regione Puglia”. (leggi anche: Consiglio dice sì ad ampliamento area salotto)
La conferenza dei capigruppo, presieduta dal presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, ha definito gli altri provvedimenti all’ordine del giorno: si prosegue con la discussione sul DDL “Norme sulla partecipazione della Regione Puglia alla formazione e attuazione del diritto comunitario”; a seguire la modifica delle norme organiche in materia di spettacolo e le norme transitorie delle attività culturali, la proposta di modifica degli articoli 11 e 27 del Regolamento interno del Consiglio giunta dall’Ufficio di Presidenza, per terminare con la proposta del consigliere Losappio di modificare l’art. 26 del Regolamento interno del Consiglio.
Rinviato in Commissione il DDL “Semplificazione e qualità della normazione”.
Sarà iscritto al primo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, programmato per il 27 settembre, la proposta di legge che riguarda l’istituzione di Commissione speciale d’indagine sulla gestione amministrative dell’Asi di Bari.
In apertura dei lavori il presidente Onofrio Introna, prendendo spunto dalle numerose interpellanze, interrogazioni e mozioni presentate dai consiglieri regionali, ha comunicato che prossimamente una seduta pomeridiana del Consiglio sarà dedicata al Question time.

LEGGE SPETTACOLO: APPROVATE MODIFICHE - Approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia la modifica della legge “Norme organiche in materia di spettacolo e delle attività culturali”. Le correzioni sono intervenute su due articoli, riconoscendo il ruolo di interesse regionale a Fondazioni, Istituzioni concertistico orchestrali (Ico), Teatri stabili, organismi di produzione e promozione, con cui la Regione compartecipa come socio e per cui prevede la partecipazione di almeno un suo rappresentante.
Altra modifica è quella riguardante l’Osservatorio regionale dello spettacolo, la cui composizione è integrata con un componente designato dalle più rappresentative organizzazioni sindacali dei lavoratori dello spettacolo.

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