di Silvia Resta. E dopo “soli” 1953 giorni di ritardo, finalmente il filobus a Lecce muove i primi passi. A partire dalla mezzanotte di mercoledì 21 settembre, infatti, sono stati messi in tensione i cavi elettrici aerei della linea numero 3, quella che dalla stazione ferroviaria arriva in piazza Bastione. A renderlo noto con un avviso pubblico, il dirigente del settore Trasporto e mobilità del Comune di Lecce, Sergio Aversa, assieme al manifesto riportante nel dettaglio i consigli utili per la sicurezza di tutti i cittadini come, ad esempio, evitare in modo assoluto qualsiasi contatto e avvicinamento ai conduttori elettrici (così come riportato in un decreto presidenziale risalente al 7 gennaio 1956) e ancora evitare di toccare animali, vegetali o oggetti che si trovino in contatto occasionale, anche se imperfetto e discontinuo, con detti conduttori elettrici.
E ieri alle 17.45, la prova del nove, primo giro in città per il filobus. Per più di un’ora e mezza i tecnici hanno lavorato per attivare le sottostazioni che alimentano il nuovo sistema di trasporto eco-compatibile della città di Lecce e che impedivano l’arrivo della corrente elettrica.
Ma risolto il problema, il filobus è partito con a bordo l’assessore al Traffico Giuseppe Ripa e il presidente della Sgm Gianni Peyla. Preceduto da un’auto della Polizia Municipale, il bus ha percorso senza difficoltà in poco meno di mezz’ora il percorso: viale De Pietro, via XXV Luglio, viale Lo Re, viale Gallipoli, stazione ferroviaria, viale Gallipoli di nuovo, viale Otranto, via Cavallotti, viale De Pietro ed è rientrato nel deposito della Sgm, in via Sannicola, dove ha dato il cambio al secondo mezzo. Il tutto sotto gli occhi curiosi dei cittadini che hanno accompagnato con qualche incitamento e anche con qualche sberleffo il passaggio del “mitologico” filobus.
Prima prova interna invece oggi 22 settembre. A salire a bordo sarà la commissione ministeriale che attraverso 16 prove dovrà testare l’intera infrastruttura. Passato anche quest’ultimo esame, il filobus nella prima settimana di ottobre dovrebbe finalmente partire con il pre-esercizio (un periodo di 20/30 giorni in cui viaggerà vuoto) e poi con il servizio vero e proprio. Se tutto andrà bene, dunque, nei prossimi giorni i mezzi della linea 3 potranno circolare con a bordo i sacchi di sabbia che simuleranno la presenza dei passeggeri. Tempi un po’ più lunghi invece per le altre due linee considerando che la linea della circonvallazione risulta danneggiata e devono essere fatte le dovute riparazioni e inoltre all’appello mancano ancora quattro filobus tuttora parcheggiati nel deposito della ditta costruttrice in Belgio.
Non mancano però le polemiche. “Inutile girarci attorno” si legge dai commenti dei cittadini “il vero grande problema del filobus a Lecce è la “tensione”: prima quella politica interna e ora quella elettrica”. Infatti se sul fronte delle questioni tecniche l’appuntamento di inaugurazione è andato bene, un problema è sorto invece a livello di comunicazione istituzionale con riferimento alla sicurezza, in primis per i cittadini. A denunciare il problema è il sindacato dei vigili del fuoco: “Il Co.Na.Po., sindacato autonomo maggiormente rappresentativo dei Vvf di Lecce, avendo appreso dell’attivazione della linea 3 del filobus, esprime disappunto per le modalità seguite dal Comune di Lecce e preoccupazione per l’incolumità pubblica e degli stessi operatori Vigili del Fuoco. Ciò in quanto, allo stato attuale, non sono state codificate procedure di intervento in caso di evento incidentale di qualsiasi tipo che dovesse coinvolgere una delle macchine o la linea elettrica. Si deve inoltre rappresentare, con altrettanta preoccupazione, che non sono state studiate le pesanti limitazioni che l’attivazione della linea avrà sulle possibilità di impiego dei mezzi speciali, quali ad esempio l’autoscala e l’autogrù, negli interventi di soccorso e quindi sulla capacità operativa delle squadre vigili del fuoco e le eventuali modifiche da applicare alle procedure operative. Appare del tutto evidente, secondo questa O.S., che l’operato del Comune di Lecce sia stato alquanto intempestivo, basti pensare che la comunicazione, al Comando Vigili del Fuoco di Lecce, è stata inoltrata via fax solo 7 ore prima dell’attivazione della linea, e cioè alle 17 del 20.09.2011, finendo per creare un pericolo più che un servizio”. E dopo l’allarme, la clamorosa esortazione del sindacato dei Vvf all’Amministrazione comunale: “Chiediamo dunque che vengano sospese le procedure di attivazione della linea filobus, fino a quando non verranno predisposte le necessarie procedure operative per gli interventi di soccorso ed acquisite le attrezzature necessarie”.
E ieri alle 17.45, la prova del nove, primo giro in città per il filobus. Per più di un’ora e mezza i tecnici hanno lavorato per attivare le sottostazioni che alimentano il nuovo sistema di trasporto eco-compatibile della città di Lecce e che impedivano l’arrivo della corrente elettrica.
Ma risolto il problema, il filobus è partito con a bordo l’assessore al Traffico Giuseppe Ripa e il presidente della Sgm Gianni Peyla. Preceduto da un’auto della Polizia Municipale, il bus ha percorso senza difficoltà in poco meno di mezz’ora il percorso: viale De Pietro, via XXV Luglio, viale Lo Re, viale Gallipoli, stazione ferroviaria, viale Gallipoli di nuovo, viale Otranto, via Cavallotti, viale De Pietro ed è rientrato nel deposito della Sgm, in via Sannicola, dove ha dato il cambio al secondo mezzo. Il tutto sotto gli occhi curiosi dei cittadini che hanno accompagnato con qualche incitamento e anche con qualche sberleffo il passaggio del “mitologico” filobus.
Prima prova interna invece oggi 22 settembre. A salire a bordo sarà la commissione ministeriale che attraverso 16 prove dovrà testare l’intera infrastruttura. Passato anche quest’ultimo esame, il filobus nella prima settimana di ottobre dovrebbe finalmente partire con il pre-esercizio (un periodo di 20/30 giorni in cui viaggerà vuoto) e poi con il servizio vero e proprio. Se tutto andrà bene, dunque, nei prossimi giorni i mezzi della linea 3 potranno circolare con a bordo i sacchi di sabbia che simuleranno la presenza dei passeggeri. Tempi un po’ più lunghi invece per le altre due linee considerando che la linea della circonvallazione risulta danneggiata e devono essere fatte le dovute riparazioni e inoltre all’appello mancano ancora quattro filobus tuttora parcheggiati nel deposito della ditta costruttrice in Belgio.
Non mancano però le polemiche. “Inutile girarci attorno” si legge dai commenti dei cittadini “il vero grande problema del filobus a Lecce è la “tensione”: prima quella politica interna e ora quella elettrica”. Infatti se sul fronte delle questioni tecniche l’appuntamento di inaugurazione è andato bene, un problema è sorto invece a livello di comunicazione istituzionale con riferimento alla sicurezza, in primis per i cittadini. A denunciare il problema è il sindacato dei vigili del fuoco: “Il Co.Na.Po., sindacato autonomo maggiormente rappresentativo dei Vvf di Lecce, avendo appreso dell’attivazione della linea 3 del filobus, esprime disappunto per le modalità seguite dal Comune di Lecce e preoccupazione per l’incolumità pubblica e degli stessi operatori Vigili del Fuoco. Ciò in quanto, allo stato attuale, non sono state codificate procedure di intervento in caso di evento incidentale di qualsiasi tipo che dovesse coinvolgere una delle macchine o la linea elettrica. Si deve inoltre rappresentare, con altrettanta preoccupazione, che non sono state studiate le pesanti limitazioni che l’attivazione della linea avrà sulle possibilità di impiego dei mezzi speciali, quali ad esempio l’autoscala e l’autogrù, negli interventi di soccorso e quindi sulla capacità operativa delle squadre vigili del fuoco e le eventuali modifiche da applicare alle procedure operative. Appare del tutto evidente, secondo questa O.S., che l’operato del Comune di Lecce sia stato alquanto intempestivo, basti pensare che la comunicazione, al Comando Vigili del Fuoco di Lecce, è stata inoltrata via fax solo 7 ore prima dell’attivazione della linea, e cioè alle 17 del 20.09.2011, finendo per creare un pericolo più che un servizio”. E dopo l’allarme, la clamorosa esortazione del sindacato dei Vvf all’Amministrazione comunale: “Chiediamo dunque che vengano sospese le procedure di attivazione della linea filobus, fino a quando non verranno predisposte le necessarie procedure operative per gli interventi di soccorso ed acquisite le attrezzature necessarie”.