Inchiesta Sanità: 41 indagati a Bari, ecco i nomi eccellenti

di Vincenzo Fiore. Quarantuno indagati nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo sanità in Puglia. Questi i numeri dell'indagine della Procura di Bari che ha come indagato principale l'ex assessore regionale pugliese alla Sanità Alberto Tedesco. A 20 persone è contestata l'associazione per delinquere. Poi ci sono altri reati come concussione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio. La Procura barese in primo luogo aveva chiesto per l'ex assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco, l'autorizzazione a procedere all'arresto per i reati di concussione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e concorso in falso, ma la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato, il 20 luglio scorso, ha negato la richiesta. L'8 agosto scorso, il Tribunale del riesame di Bari ha accolto l'appello dei pm, riconoscendo a carico del senatore il reato di associazione per delinquere e gli atti sono stati inviati per la seconda volta al Senato per una nuova valutazione. I legali di Tedesco hanno poi presentato ricorso in Cassazione. Attualmente solo dopo l'esito della decisione della Suprema Corte, la Giunta potrebbe dare l'autorizzazione a procedere. Sono più di 30 i capi d'imputazione e riguardano nomine di dirigenti, concorsi e appalti. Si tratterebbe di violazioni commesse nelle aziende ospedaliere pugliesi con la complicità di vertici sanitari, imprenditori e politici locali. Tra gli indagati anche alcuni ex direttori generali delle Asl pugliesi e, per un presunto episodio di concorso in abuso d'ufficio, l'attuale capogruppo Pd alla Regione Puglia, Decaro. A 20 indagati, i magistrati contestano l'associazione per delinquere finalizzata a commettere “reati contro la pubblica amministrazione, abuso d'ufficio, concussione e turbativa delle gare di appalto”, con l'obiettivo di aver orientato “l'esercizio della funzione pubblica degli uffici delle asl pugliesi”. Secondo i pm questo sarebbe accaduto, “inserendo ai vertici delle asl direttori generali di propria fiducia, i quali, in accordo con i referenti politici, nominavano a loro volta, su indicazione dei referenti politici, come direttori amministrativi e sanitari (secondo livello) e come primari (terzo livello) persone legate a Tedesco”.

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