BARI. È un omaggio alla musica di Antonio Vivaldi e ai migranti che hanno perso la vita nei nostri mari, l’edizione 2011 di «Anima Mea», festival itinerante di musica barocca nelle Cattedrali di Puglia, al via mercoledì 7 settembre, alle 20.30, nella Chiesa Matrice di Polignano a Mare, nell’ambito della Rete di Musica antica in Puglia sostenuta da Puglia Sounds (numero verde gratuito 800.96.01.37).
L’orchestra Orfeo Futuro - il più grande organico barocco mai realizzato in Puglia, una terra ricca di ottimi musicisti ma avara di collettivi duraturi - ricorderà le oltre 17mila vite che non hanno potuto raggiungere le nostre sponde trovando la morte durante i loro viaggi della speranza e della disperazione. E con un tour che nei prossimi giorni toccherà il Castello di Oria (giovedì 8), la chiesa di Santa Maria di Sovereto a Terlizzi (venerdì 9), la cattedrale di Trani (sabato 10 ) e la cattedrale di Canosa di Puglia (domenica 11), ridarà voce - con la direzione di Alessandro Ciccolini e la partecipazione del soprano Silvia Frigato - a musiche di raro ascolto del Prete rosso, a partire dal mottetto «In turbato mare irato» dal quale prende spunto il titolo di questa nuova esperienza sonora e viaggiante di «Anima Mea», manifestazione diretta dall’esperto di musica antica Gioacchino De Padova. Così come specialisti nei rispettivi ambiti sono tutti i musicisti di Orfeo Futuro, un progetto aperto che dà luogo a ensemble distinti per repertorio, dalla piccola orchestra al grande organico con coro, formazioni sempre impegnate ad eseguire musiche del Sei-Settecento con strumenti originali.
Il progetto «Anima Mea» ha già suscitato l’interesse di altri festival internazionali di musica antica, che con i loro direttori artistici saranno presenti ai concerti in programma in questi giorni. Francisco Martinez, direttore del festival Música para el Tercer Milenio di Madrid, e José Victor Carou, direttore del festival Via Stellae di Santiago de Compostela, assisteranno alle performance di Orfeo Futuro, che dopo una genesi di lunga gestazione, necessaria a riunire energie diverse ed esperienze già mature di artisti impegnati in altri contesti, si è data come primo compito l’esecuzione di grandi mottetti sacri, e non solo.
In quest’impegno rientra il concerto itinerante «In turbato mare irato», reso possibile grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, che dal 1951 ha sede a Venezia nella Fondazione Giorgio Cini, e al suo direttore Francesco Fanna, che ha messo a disposizione copia di alcuni manoscritti delle opere in programma. Un programma comprendente due mottetti per soprano («In turbato mare irato», per l’appunto, e «In furore iustissimae irae») composti trecento anni fa, ma vivi più che mai, come la voce di Vivaldi, artista ancora oggi capace di parlare delle ansie e delle gioie di tutti. Il pubblico ascolterà anche un mottetto di Alessandro Ciccolini, il Salve Regina appositamente composto per Orfeo Futuro, mentre del compositore veneziano è prevista l’esecuzione di altre due pagine, il Concerto Madrigalesco RV 129 e il Concerto «ripieno» in sol minore RV 152. Info www.musicaanticainpuglia.it.
L’orchestra Orfeo Futuro - il più grande organico barocco mai realizzato in Puglia, una terra ricca di ottimi musicisti ma avara di collettivi duraturi - ricorderà le oltre 17mila vite che non hanno potuto raggiungere le nostre sponde trovando la morte durante i loro viaggi della speranza e della disperazione. E con un tour che nei prossimi giorni toccherà il Castello di Oria (giovedì 8), la chiesa di Santa Maria di Sovereto a Terlizzi (venerdì 9), la cattedrale di Trani (sabato 10 ) e la cattedrale di Canosa di Puglia (domenica 11), ridarà voce - con la direzione di Alessandro Ciccolini e la partecipazione del soprano Silvia Frigato - a musiche di raro ascolto del Prete rosso, a partire dal mottetto «In turbato mare irato» dal quale prende spunto il titolo di questa nuova esperienza sonora e viaggiante di «Anima Mea», manifestazione diretta dall’esperto di musica antica Gioacchino De Padova. Così come specialisti nei rispettivi ambiti sono tutti i musicisti di Orfeo Futuro, un progetto aperto che dà luogo a ensemble distinti per repertorio, dalla piccola orchestra al grande organico con coro, formazioni sempre impegnate ad eseguire musiche del Sei-Settecento con strumenti originali.
Il progetto «Anima Mea» ha già suscitato l’interesse di altri festival internazionali di musica antica, che con i loro direttori artistici saranno presenti ai concerti in programma in questi giorni. Francisco Martinez, direttore del festival Música para el Tercer Milenio di Madrid, e José Victor Carou, direttore del festival Via Stellae di Santiago de Compostela, assisteranno alle performance di Orfeo Futuro, che dopo una genesi di lunga gestazione, necessaria a riunire energie diverse ed esperienze già mature di artisti impegnati in altri contesti, si è data come primo compito l’esecuzione di grandi mottetti sacri, e non solo.
In quest’impegno rientra il concerto itinerante «In turbato mare irato», reso possibile grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, che dal 1951 ha sede a Venezia nella Fondazione Giorgio Cini, e al suo direttore Francesco Fanna, che ha messo a disposizione copia di alcuni manoscritti delle opere in programma. Un programma comprendente due mottetti per soprano («In turbato mare irato», per l’appunto, e «In furore iustissimae irae») composti trecento anni fa, ma vivi più che mai, come la voce di Vivaldi, artista ancora oggi capace di parlare delle ansie e delle gioie di tutti. Il pubblico ascolterà anche un mottetto di Alessandro Ciccolini, il Salve Regina appositamente composto per Orfeo Futuro, mentre del compositore veneziano è prevista l’esecuzione di altre due pagine, il Concerto Madrigalesco RV 129 e il Concerto «ripieno» in sol minore RV 152. Info www.musicaanticainpuglia.it.