BARI. Dal bilancio della Campionaria appena conclusa alle prospettive per lo sviluppo dell’Ente, dalle nuove rassegne in programma nei prossimi mesi alle criticità su cui lavorare in piena sinergia con la Regione e gli Enti fondatori: il presidente della Fiera del Levante, Gianfranco Viesti, in conferenza stampa assieme al segretario generale Leonardo Volpicella, fa il punto della situazione e alterna dati ad analisi e riflessioni a tutto tondo.
Si parte dalla Campionaria internazionale, “un formato fieristico unico nel panorama italiano e che è stato proposto per decenni a Bari. Si tratta di un’esposizione di tante cose (dall’edilizia all’arredamento, dall’artigianato estero ai beni di largo consumo fino alla ristorazione) ma è difficile definirla una vetrina della Puglia migliore. Di sicuro abbiamo proposto una fiera più ordinata, con controlli maggiori su forme di vendita abusive, un buon intrattenimento degli artisti di strada, nuovi criteri di selezione del personale stagionale, ridotto numericamente rispetto al passato, nessun investimento in manifestazioni culturali per mancanza di fondi, costi ridotti al massimo senza togliere nulla di essenziale, una cerimonia inaugurale ordinata e sufficientemente partecipata, un buon numero di ambasciatori esteri (20) e la visita di un sottosegretario (Saglia)”.
Inevitabile affrontare l’argomento dei biglietti: “Sono stati eliminati quelli omaggio (140mila di cui 100mila effettivamente utilizzati) perché non davano una buona immagine della Fiera. Abbiamo scartato l’ipotesi del prezzo zero perché l’Ente ha un bilancio e ha bisogno degli ingressi. È stata, però, adottata una strategia commerciale che ha puntato sulle prevendite (50mila biglietti a Enti e associazioni a prezzi ragionevoli) e sul ritocco del costo a 7 euro: una mossa che si è rivelata un errore (di cui mi assumo la responsabilità) perché il prodotto è debole e non vale quel prezzo”. Sull’affluenza: “La prima domenica è stata inferiore a quella del 2010 e così, mediando tra diverse esigenze, abbiamo consentito l’accesso in Fiera tramite tagliandi-espositori (di 15 centesimi) il martedì, mercoledì e venerdì pomeriggio ed esteso la formula ‘3X4’ nel week-end. Quest’Ente, però, comunica male e ci sono stati problemi nel far conoscere queste informazioni”.
Il numero di visitatori è calato dai 350mila del 2006 (100mila biglietti omaggio e gli altri a pagamento) ai 270mila del 2010 (di cui 100mila tagliandi gratuiti) fino ai 180mila del 2011 (120mila biglietti e 60 mila ingressi gratuiti in tre pomeriggi). L’ultima domenica 40mila ingressi contro i 75mila del 2010. E, rispetto allo scorso anno, si è registrato un calo di espositori del 6%: da 698 a 654. Difficile, però, individuare il giro di affari: “I punti ristoro sono stati penalizzati dalla minor affluenza mentre gli espositori di altri settori, più tranquilli per la minore ressa, sono stati particolarmente soddisfatti”.
Sul personale della Fiera: “Ero partito prevenuto, il test della Campionaria è stato interessante. Molti hanno dato una risposta straordinariamente forte in termini di lavoro e attaccamento alla Fiera. Una piccola quota ha avuto una reazione diversa. Negli ultimi mesi, poi, ci sono state tre dimissioni. Restano dei problemi ma ho apprezzato il buon clima interno”.
Quindi le prospettive: “A settembre 2012 ci sarà la 76esima Fiera del Levante. Non sarà più una Campionaria internazionale, ma una campionaria su alcuni settori strategici e la più internazionale possibile. Penso a un’esposizione che sia vetrina della qualità e vada oltre la classica ‘passeggiata’. Lavoreremo con la Camera di Commercio e le rappresentanze di imprenditori per studiare il nuovo format. Auspico, poi, un’inaugurazione meno paludata e aperta ai cittadini. Anche ad aprile 2012 ci sarà una fiera da noi organizzata, che non si chiamerà più Expolevante e sarà più piccola rispetto al passato. Per entrambe le rassegne sarà previsto un biglietto a prezzi ragionevoli. La Fiera, poi, vivrà 365 giorni all’anno e continuerà a essere l’orgoglio nostro e dei cittadini baresi”.
Presenti alla conferenza stampa anche gli assessori al Comune di Bari Filippo Barattolo (Rapporti con il Consiglio Comunale) e alla Provincia di Bari Onofrio Resta (Sviluppo Attività Produttive), secondo cui la Fiera deve essere un trampolino di lancio per l’economia del territorio.