ROMA. "Il popolo e' sempre sovrano e quindi e' l'unica figura che e' sempre sopra il capo dello Stato". Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni alla 'Telefonata' di Maurizio Belpietro su Canale 5, entrando nel merito delle polemiche sulla secessione dopo le dichiarazioni della Lega e la risposta di ieri del Presidente della Repubblica. Napolitano ha rivolto un richiamo alla Lega affinche' abbandoni ogni proposito di secessione ("Chi ne parla e' fuori dalla realta'") e ha invitato il governo a ricercare la massima condivisione possibile sulle misure a favore della crescita. Dal presidente e' quindi arrivato un nuovo appello all'unita'.
In un momento cosi' delicato per l'Italia, e' l'imperativo del Colle, serve "cementare lo spirito nazionale" e trovare "una piattaforma meditata che nasca da consultazioni ampie". In questa direzione l'incontro che il presidente della Repubblica ha avuto con Cicchitto e Gasparri. Napolitano ha sondato i capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato, riferiscono fonti parlamentari di via dell'Umilta', per capire la tenuta della maggioranza e la capacita' della coalizione di governo nel portare avanti un pacchetto per lo sviluppo e i provvedimenti che servono al Paese. Gli esponenti del Pdl avrebbero fornito garanzie sui numeri e sulla possibilita' che si acceleri per un programma di riforme. Anche per questo motivo, spiegano fonti parlamentari del Pdl, Silvio Berlusconi ha deciso di convocare per giovedi' un vertice di maggioranza. Il premier e' d'accordo, sostengono le stesse fonti, sul richiamo del Colle. Anche se - si aggiunge - resta la preoccupazione per le mosse del Quirinale e per la possibilita' che nel medio termine possano aprirsi nuovi scenari. Il presidente della Repubblica ha sottolineato in particolar modo l'esigenza di ridurre il debito, di portare avanti una riforma istituzionale "condivisa" e, anche nell'incontro con Cicchitto e Gasparri, ha auspicato "un impegno comune per far fronte alla crisi finanziaria perche' - e' la linea del presidente della Repubblica - se il Pil decresce l'impresa diventa ardua se non impossibile". Il Capo dello Stato poi si e' soffermato sul declassamento del debito italiano da parte dell'agenzia di rating Standard & Poor's ("Certi dati non rimpiccoliscono l'Italia", ha sostenuto) per poi incalzare l'esecutivo: "Siamo una grande economia, una societa' vitale. Ma tutto cio' - ha concluso Napolitano - va messo a frutto con scelte politiche appropriate".
In un momento cosi' delicato per l'Italia, e' l'imperativo del Colle, serve "cementare lo spirito nazionale" e trovare "una piattaforma meditata che nasca da consultazioni ampie". In questa direzione l'incontro che il presidente della Repubblica ha avuto con Cicchitto e Gasparri. Napolitano ha sondato i capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato, riferiscono fonti parlamentari di via dell'Umilta', per capire la tenuta della maggioranza e la capacita' della coalizione di governo nel portare avanti un pacchetto per lo sviluppo e i provvedimenti che servono al Paese. Gli esponenti del Pdl avrebbero fornito garanzie sui numeri e sulla possibilita' che si acceleri per un programma di riforme. Anche per questo motivo, spiegano fonti parlamentari del Pdl, Silvio Berlusconi ha deciso di convocare per giovedi' un vertice di maggioranza. Il premier e' d'accordo, sostengono le stesse fonti, sul richiamo del Colle. Anche se - si aggiunge - resta la preoccupazione per le mosse del Quirinale e per la possibilita' che nel medio termine possano aprirsi nuovi scenari. Il presidente della Repubblica ha sottolineato in particolar modo l'esigenza di ridurre il debito, di portare avanti una riforma istituzionale "condivisa" e, anche nell'incontro con Cicchitto e Gasparri, ha auspicato "un impegno comune per far fronte alla crisi finanziaria perche' - e' la linea del presidente della Repubblica - se il Pil decresce l'impresa diventa ardua se non impossibile". Il Capo dello Stato poi si e' soffermato sul declassamento del debito italiano da parte dell'agenzia di rating Standard & Poor's ("Certi dati non rimpiccoliscono l'Italia", ha sostenuto) per poi incalzare l'esecutivo: "Siamo una grande economia, una societa' vitale. Ma tutto cio' - ha concluso Napolitano - va messo a frutto con scelte politiche appropriate".
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