"No al riarresto dei parenti di Sabrina Misseri"

TARANTO. Non devono essere riarrestati i parenti di Sabrina Misseri, in carcere con l'accusa di omicidio, Carmine e Cosimo Misseri, rispettivamente zio e cugino di Sarah Scazzi, la ragazzina uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Enrico Deleaje, sollecitando ai giudici della prima sezione penale l'inammissibilita' del ricorso presentato dai difensori dei parenti di Sabrina come pure di quello presentato dalla Procura di Taranto che voleva il ripristino della custodia cautelare per Carmine Misseri e Cosimo Cosma.

In particolare la Procura ricorre in Cassazione contro l'ordinanza del Tribunale di Taranto del 23 marzo scorso che aveva scarcerato i parenti di Sabrina Misseri accusati di soppressione di cadavere, ritenendo che non ci fosse piu' la necessita' di tenerli in carcere. Dal canto loro lo zio e il cugino di Sabrina Misseri hanno presentato ricorso in Cassazione contestando il capo d'accusa e sostenendo che non sono stati per nulla valutati gli elementi a loro discarico.

Una tesi bocciata dalla pubblica accusa di piazza Cavour che ha chiesto l'inammissibilita' del loro ricorso. In base all'accusa Carmine Misseri e Cosimo Cosma, il 26 agosto 2010, avrebbero aiutato Michele Misseri ad introdurre il corpo di Sarah nel pozzo cisterna dopo successivamente e' stato ritrovato.