BARI. La giunta regionale della Puglia ha recepito con una propria delibera il parere negativo del Comitato di valutazione di impatto ambientale regionale per diverse campagne di rilevamento sismico finalizzate alla verifica della presenza di idrocarburi che investe una vasta area dell'Adriatico Meridionale al largo delle coste pugliesi. Le proposte sono state presentate da un'unica societa', la Northern Petroleum, nell'ambito di distinti procedimenti di Via nazionale (di competenza del Ministero dell'Ambiente) ''rispetto al quale - precisa l'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro - la Regione esprime un parere endoprocedimentale''.
Tre richieste sono riferite ai permessi di ricerca gia' autorizzati dal Ministero dell'Ambiente nel 2010 e dichiarati illegittimi dai Tribunali amministrativi regionali di Bari e Lecce, a seguito dei contenziosi attivati dalla Regione in ordine ad elementi formali e sostanziali e per i quali la societa' ha riproposto istanza. ''Ancora una volta - spiega Nicastro - ci troviamo di fronte ad una frammentazione dello studio di impatto ambientale su diversi, molteplici interventi proposti in un'area vasta".
"Il comitato regionale di Via - commenta l'assessore - ha giustamente proceduto ad un esame unitario delle diverse istanze in considerazione della loro ubicazione e dei potenziali impatti sulle varie matrici ambientali e sulle attivita' economiche presenti nell'area. La normativa vigente - continua Nicastro - prevede l'obbligo di una valutazione complessiva dell'area in cui si inserisce una determinata attivita' e la proposta della Northern, in tal senso, appare piu' finalizzata a sminuire i potenziali impatti che ad attenersi a valutazioni rigorose su quelli che potrebbero essere gli scenari potenziali di impatto''.
Tre richieste sono riferite ai permessi di ricerca gia' autorizzati dal Ministero dell'Ambiente nel 2010 e dichiarati illegittimi dai Tribunali amministrativi regionali di Bari e Lecce, a seguito dei contenziosi attivati dalla Regione in ordine ad elementi formali e sostanziali e per i quali la societa' ha riproposto istanza. ''Ancora una volta - spiega Nicastro - ci troviamo di fronte ad una frammentazione dello studio di impatto ambientale su diversi, molteplici interventi proposti in un'area vasta".
"Il comitato regionale di Via - commenta l'assessore - ha giustamente proceduto ad un esame unitario delle diverse istanze in considerazione della loro ubicazione e dei potenziali impatti sulle varie matrici ambientali e sulle attivita' economiche presenti nell'area. La normativa vigente - continua Nicastro - prevede l'obbligo di una valutazione complessiva dell'area in cui si inserisce una determinata attivita' e la proposta della Northern, in tal senso, appare piu' finalizzata a sminuire i potenziali impatti che ad attenersi a valutazioni rigorose su quelli che potrebbero essere gli scenari potenziali di impatto''.
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