NAPOLI. Ecco le nuove intercettazioni (VAI) che raccontano le notti del premier tratte dagli atti dell'inchiesta della procura di Bari sul giro di escort. (leggi anche: Il Cav a Gianpi: non portarmele alte)
'QUEL GIORNO, CHIUSE IN CASA PREMIER' - Nel settembre 2008 la escort barese Terry De Nicolo' e altre due ragazze che avevano passano la notte con il premier Berlusconi a Palazzo Grazioli, rimasero 'prigioniere' nella dimora romana del capo del governo perche' all'esterno della struttura c'erano ''tantissimi giornalisti'' che aspettavano che il Cavaliere uscisse. Lo fa mettere a verbale proprio la De Nicolo' il 19 giugno del 2009. La escort spiega che quando entro', assieme ad altri, la prima volta a Palazzo Grazioli, rimase colpita per ''la mancanza assoluta di controlli'', un fatto questo che ''mi ha lasciato scioccata'' perche' non fu usato neppure un ''metal detector''. L'audizione e' agli atti dell'indagine barese sulle escort che ha portato due giorni fa alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini a carico di otto persone accusate di per associazione per delinquere e favoreggiamento della prostituzione.
BERLUSCONI SCRIVE AL FOGLIO: 'NON MOLLO' - "Caro direttore, è vero, come Lei scrive, che il mio comportamento, così come descritto dai giornali in questi giorni, appare scandaloso. Ma il mio comportamento non è stato assolutamente quello che viene descritto ed io Le confermo, come ho già avuto modo di dirLe, che non ho fatto mai nulla di cui io debba vergognarmi". Lo scrive il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una lettera inviata al direttore de Il Foglio, Giuliano Ferrara al quale assicura di non avere alcuna intenzione di mollare.
PROCESSO MILLS, LUNEDI' BERLUSCONI CI SARA' - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà presente lunedì mattina all'udienza del processo Mills a Milano. Lo ha spiegato l'avvocato Piero Longo, che ha parlato di un "cambio di programma", poiché il premier inizialmente non doveva partecipare all'udienza di lunedì.
INTERCETTAZIONI: VIETTI, CSM VIGILA,DOVERE DISCREZIONE - Il Csm "è stato ed è vigile nell'esercizio delle proprie attribuzioni, ovviamente nel rispetto delle norme che regolano i procedimenti giurisdizionali". Lo assicura il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, così rispondendo, con una nota, alla sollecitazione dei capigruppo di Camera e Senato del Pdl affinché l'organo di autogoverno della magistratura eserciti la massima vigilanza in merito alla pubblicazione di intercettazioni di conversazioni "irrilevanti ai fini penali ma altamente lesive della privacy e dignità delle persone". Vietti ricorda di aver fatto un "esplicito richiamo al dovere di segretezza e di discrezione" in occasione del plenum del 7 settembre scorso.