BARI. Un aggiornamento a martedì 13 settembre con l’audizione degli Assessori al bilancio e al Sud e federalismo, rispettivamente Michele Pelillo e Marida Dentamaro. E’ stata questa la decisione della VII commissione consiliare, presieduta da Giovanni De Leonardis (UDC), riunitasi questa mattina per esaminare le due proposte di legge del centro destra relative rispettivamente alla abrogazione della modifica allo Statuto della Regione Puglia per la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 70 a 60 (approvata in prima lettura il 25 luglio scorso) e alla decurtazione degli stessi consiglieri da 70 a 50, in attuazione dell’art. 14 del decreto legge n. 138/2011 di stabilizzazione finanziaria in fase di conversione in legge in Parlamento. La riduzione in questione (unitamente ad altri adempimenti) concorrerà alla collocazione delle Regione nella classe degli enti territoriali più virtuosi, da cui dipenderà la possibilità di usufruire di un fondo di premialità , oltre che di una maggiore flessibilità rispetto all’applicazione del patto di stabilità e dei due decreti legislativi in materia di costi standard in sanità e sul federalismo fiscale. Il tutto entro sei mesi dalla pubblicazione del decreto legge sulla Gazzetta ufficiale.
La decisione di aggiornarsi alla settimana prossima è stata conseguenziale alle posizioni che si sono configurate nel corso dell’articolato dibattito che si è sviluppato. Quella di SEL (Arcangelo Sannicandro e Michele Losappio) che ha evidenziato in particolare come la vita istituzionale della Regione ha ritmi e funzioni tali (anche alla luce del prossimo assorbimento delle competenze delle Province) da far ritenere che il numero dei 60 consiglieri risulti più congruo. Inoltre l’art. 20 del citato decreto legge 138 prevede la ripartizione delle Regioni in quattro classi sulla base di una serie di parametri di virtuosità (tra cui, oltre al rispetto del patto di stabilità , la convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard, l’incidenza della spesa del personale rispetto alle funzioni svolte anche attraverso l’esternalizzazione, equilibrio di parte corrente, rapporto tra gli introiti derivanti dall’azione di contrasto alla evasione fiscale e i tributi erariali, etc). Rispetto alla posizione della Regione in merito a tutti questi aspetti SEL ha chiesto o ottenuto l’aggiornamento della commissione con l’audizione dell’Assessore Pelillo in merito a queste problematiche.
Il centro destra ha evidenziato la necessità di procedere velocemente, anche sulla base delle intese maturate nella Conferenza dei capigruppo, all’approvazione della riduzione dei consiglieri da 70 a 50. “Non ci assumiamo alcuna responsabilità in relazione all’eventuale mancato rispetto dei termini temporali previsti – ha detto il capogruppo Rocco Palese – che priverebbe la Puglia delle premialità previste”. “Peraltro – ha aggiunto - la gente non capirebbe i motivi della mancata decurtazione del numero dei consiglieri regionali, che porterebbe comunque a un risparmio secco di non meno di 34 milioni di euro”.
Il PD (Antonio Decaro) ha espresso la volontà di dare attuazione alla legislazione nazionale, pur confermando la necessità di un approfondimento con gli assessori specificati.
Esigenza confermata anche da Salvatore Negro (UDC), Donato Pellegrino (Gruppo Misto-PSI), Anna Nuzziello (Puglia per Vendola) e Francesco Damone (Puglia prima di tutto) che hanno sottolineato anche come la politica debba riappropriarsi del suo ruolo, del suo primato, per dare risposte concrete alle legittime esigenze dei cittadini.
In precedenza la commissione aveva approvato all’unanimità una proposta di Losappio di modifica del regolamento interno del consiglio che allunga la durata delle sessioni di lavoro dell’Assemblea, con la ripresa dopo la pausa natalizia fissata al 10 gennaio (emendamento di Palese approvato anche all’unamimità ) anzichè al 20 gennaio, il termine della II sessione estiva posticipato dal 25 al 31 luglio e, infine, la ripresa dopo la pausa di agosto all’1 settembre anziché al 16 settembre.
Infine unanimità anche per una proposta dell’Ufficio di Presidenza di modifica agli artt. 11 e 27 del regolamento interno per accelerare le procedure: la commissioni consiliari saranno convocate per via telematica avvalendosi della PEC dei consiglieri con contemporaneo sms “Alert”. Stessa procedura per l’ordine del giorno delle stesse commissioni, almeno 5 giorni prima della seduta, salvo la possibilità del presidente di abbreviare il termine per motivi di particolare urgenza.
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