TARANTO. Nuova sparatoria in città. Nella tarda mattinata di ieri un trentaquattrenne già noto alle forze dell’ordine, residente nel quartiere Paolo VI, si è presentato all’ospedale “Moscati” con una ferita d’arma da fuoco al polpaccio. Le sue condizioni non sono gravi. Il pregiudicato, che ha precedenti risalenti a una decina di anni fa, ha riferito in maniera generica di essere stato attinto da un colpi di pistola mentre passeggiava in viale del Lavoro. L’uomo è stato medicato dai sanitari, che lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni. Il prioettile gli ha trapassato la gamba da parte a parte. I carabinieri del Reparto operativo e del Nucleo investigativo, diretti dal colonnello Antonio Servedio e dal capitano Nicola Abbasciano, si sono recati sul posto ma non hanno trovato alcun bossolo nè tracce di sangue.
Sono poche, dunque, le notizie a disposizione degli inquirenti per cercare di fare luce sull’agguato. Il 34enne ha mostrato un atteggiamento poco collaborativo. Sarebbe stato un parente ad accompagnarlo al pronto soccorso dell’ospedale e ad allontanarsi in tutta fretta. I medici hanno subito notato che si trattava di una ferita d’arma da fuoco e hanno avvisato i carabinieri. Non si sa dove è avvenuto l’agguato nè se ci sono altri testimoni. Chi ha sparato è evidente che non voleva uccidere. Gli investigatori ipotizzano una ritorsione per uno sgarro per questioni legate ad attività illecite. Pochi giorni fa, a Taranto, un 50enne è stato gambizzato mentre si recava a far visita a suo fratello, che si trovava in ospedale. Anche su questo episodio sono in corso indagini da parte dei militari del Reparto operativo. I due episodi non sarebbero collegati.
Sono poche, dunque, le notizie a disposizione degli inquirenti per cercare di fare luce sull’agguato. Il 34enne ha mostrato un atteggiamento poco collaborativo. Sarebbe stato un parente ad accompagnarlo al pronto soccorso dell’ospedale e ad allontanarsi in tutta fretta. I medici hanno subito notato che si trattava di una ferita d’arma da fuoco e hanno avvisato i carabinieri. Non si sa dove è avvenuto l’agguato nè se ci sono altri testimoni. Chi ha sparato è evidente che non voleva uccidere. Gli investigatori ipotizzano una ritorsione per uno sgarro per questioni legate ad attività illecite. Pochi giorni fa, a Taranto, un 50enne è stato gambizzato mentre si recava a far visita a suo fratello, che si trovava in ospedale. Anche su questo episodio sono in corso indagini da parte dei militari del Reparto operativo. I due episodi non sarebbero collegati.