Tarantini: atti Roma giunti a Bari

BARI. Sono arrivati a Bari, dalla procura di Roma, gli atti dell'indagine sui soldi che Gianpaolo Tarantini ha ricevuto dal premier Silvio Berlusconi tramite il faccendiere Valter Lavitola. Gli atti si trovano materialmente nella segreteria del procuratore aggiunto Pasquale Drago.

Sarà il procuratore generale presso la Corte d'appello di Bari, Antonio Pizzi, a decidere a chi dovrà essere assegnato il fascicolo sul caso Tarantini giunto stamani nel capoluogo pugliese da Roma. E' quanto viene fatto rilevare in ambienti giudiziari baresi dopo l'astensione del procuratore di Bari, Antonio Laudati.

Il pg Pizzi, probabilmente già oggi, dovrà decidere sulla dichiarazione di astensione del procuratore Laudati. Se dovesse accoglierla, dovrà individuare il pm che potrà seguire il caso. La scelta può ricadere anche su un pubblico ministero appartenente alla procura di Lecce (da applicare a Bari) poiché Laudati è indagato dalla procura salentina.

La procura di Bari è stata interdetta ai cronisti: lo hanno comunicato i carabinieri ai giornalisti che si trovavano nel palazzo di giustizia. I piani interdetti sono il terzo e quarto: a quest'ultimo piano si trovano anche le stanze del procuratore Antonio Laudati e degli aggiunti Anna Maria Tosto e Pasquale Drago. Nella segreteria di quest'ultimo sono da stamattina gli atti provenienti da Roma dell'indagine sui soldi che Berlusconi ha elargito a Tarantini tramite Valter Lavitola.

PROCURA BARI INTERDETTA A CRONISTI - La procura di Bari è stata interdetta ai cronisti: lo hanno comunicato poco fa i carabinieri ai giornalisti che si trovavano nel palazzo di giustizia. I piani interdetti sono il terzo e quarto: a quest'ultimo piano si trovano anche le stanze del procuratore Antonio Laudati e degli aggiunti Anna Maria Tosto e Pasquale Drago. Nella segreteria di quest'ultimo sono da stamattina gli atti provenienti da Roma dell'indagine sui soldi che Berlusconi ha elargito a Tarantini tramite Valter Lavitola.

ODG PUGLIA: PREOCCUPATI - L'Ordine dei giornalisti della Puglia esprime ''preoccupazione e disappunto'' per la decisione di interdire oggi gli uffici della Procura di Bari ai cronisti.
''Si tratta - e' detto in una nota - di una scelta che impedisce ai colleghi di svolgere appieno il loro lavoro proprio in un momento in cui e' massima l'attenzione sulla Procura di Bari e sugli sviluppi della complessa vicenda che accompagna l'inchiesta sulle escort e la dazione di denaro da parte del Presidente del Consiglio ai faccendieri Lavitola e Tarantin

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