di Nicola Zuccaro. Interpellato dal collega Enzo Tamborra durante il Tbsport di Lunedì 24 Ottobre, Elio Sannicandro respingeva la possibilità che il Bari potesse tornare a giocare anche a Campionato in corso qualche gara allo Stadio Della Vittoria. L'assessore Comunale allo Sport giustificava questa impossibilità in considerazione del fatto che il glorioso impianto sportivo necessita delle opportune strumentazioni elettroniche: telecamere per la video sorveglianza, tornelli e quant'altro richiesto dal decreto Pisanu.
Su quest'ultimo provvedimento Elio Sannicandro, pur non esitando le proprie perplessità , ribadiva alla luce anche di precedenti dichiarazioni rilasciate sull'argomento il no
dal Comune sul (ri)utilizzo da parte del Bari del vecchio impianto. Un diniego che, probabilmente condizionato dal contenzioso in corso tra l'Amministrazione Comunale e
l'As Bari per la gestione della stessa struttura, si scioglieva come neve al sole nel momento in cui Sannicandro si poneva la seguente domanda: in caso di fallimento della
società di Via Torrebella sarebbe presentabile per l'immagine calcistica e non solo sportiva della città , disputare un campionato (non si escludevano quelli dilettantistici) al San Nicola, che peraltro ultimamente è stato promosso dalla Uefa a Stadio da 4 stelle? Alla luce di questa domanda Sannicandro non nascondeva quelle difficoltà di ordine
finanziario e meramente gestionale che sorgerebbero da parte del Comune di Bari nel gestire e prima ancora nel valorizzare 2 Stadi per i quali sorgeva puntualmente il quesito
sul cosa farsene. Se in questi ultimi giorni la questione dominante sarà il futuro societario del Bari, l'altro bandolo della matassa sarà il futuro utilizzo dei due stadi baresi.
Su quest'ultimo provvedimento Elio Sannicandro, pur non esitando le proprie perplessità , ribadiva alla luce anche di precedenti dichiarazioni rilasciate sull'argomento il no
dal Comune sul (ri)utilizzo da parte del Bari del vecchio impianto. Un diniego che, probabilmente condizionato dal contenzioso in corso tra l'Amministrazione Comunale e
l'As Bari per la gestione della stessa struttura, si scioglieva come neve al sole nel momento in cui Sannicandro si poneva la seguente domanda: in caso di fallimento della
società di Via Torrebella sarebbe presentabile per l'immagine calcistica e non solo sportiva della città , disputare un campionato (non si escludevano quelli dilettantistici) al San Nicola, che peraltro ultimamente è stato promosso dalla Uefa a Stadio da 4 stelle? Alla luce di questa domanda Sannicandro non nascondeva quelle difficoltà di ordine
finanziario e meramente gestionale che sorgerebbero da parte del Comune di Bari nel gestire e prima ancora nel valorizzare 2 Stadi per i quali sorgeva puntualmente il quesito
sul cosa farsene. Se in questi ultimi giorni la questione dominante sarà il futuro societario del Bari, l'altro bandolo della matassa sarà il futuro utilizzo dei due stadi baresi.