“A bordo campo con…Antonino Ragusa (Reggina)”, da Salerno a Reggio Calabria, sognando Del Piero
di Nicola Ricchitelli. È stato l’indiscusso personaggio della settimana dopo la doppietta rifilata al Bari, all’esordio domenica nel posticipo serale, valevole la nona giornata del campionato di serie B: «Aver trovato la mia prima doppietta in B all'esordio da titolare è stata un'enorme gioia», lui che a Reggio Calabria vi è giunto – via Genoa - dopo aver indossato un'altra maglia amaranto, e nello specifico quella della Salernitana, di cui conserva ancora la cocente delusione della sconfitta nei play off contro l’Hellas: «Quel giorno abbiamo perso una gara che per ognuno di noi significava molto e, allo stesso tempo, sapevamo che la Salernitana fosse praticamente condannata a scomparire».
Dalla vittoria del campionato Primavera con la maglia del Genoa – al fianco di El Shaarawy – al debutto nel calcio professionistico il 7 febbraio del 2009, nel mezzo sogni e aspirazioni di un giovane di belle speranze del calcio italiano.
D: Un saluto da Giornale di Puglia all’attaccante amaranto della Reggina, Antonino Ragusa. Antonio com’è uscire dal campo dopo aver messo a segno una doppietta?
R:« Una liberazione, dopo un avvio rallentato dal mio infortunio aver trovato la mia prima doppietta in B all'esordio da titolare è stata un'enorme gioia, a maggior ragione perché a vedermi al Granillo c'era tutta la mia famiglia».
D: Come stai vivendo questa nuova avventura a Reggio con la maglia amaranto? Il salto di categoria quest’anno è possibile?
R:« Con l'orgoglio di chi sa di vestire una maglia ricca di storia e blasone per la categoria che affrontiamo. La Reggina è una delle realtà più importanti della Serie Bwin. Un ulteriore salto di qualità? Sognare non costa nulla...».
D: Con El Shaarawy, Chiappino, Polenta, Perin, hai giocato un campionato primavera a Genoa, vincendone il relativo campionato e la supercoppa italiana come hai vissuto questa esperienza?
R:« Fantastica, l'entusiasmo di quel gruppo, di quei momenti, la rincorsa a quell'obiettivo che sembrava impossibile, tutte sensazioni che porterò sempre con me. E' stata una stagione che mi ha segnato, rendendo più rapida la mia formazione da calciatore».
D: C’è un po’ di sana invidia per il tuo amico El Shaarawy oggi al Milan? A quanto pare il Genoa in caso di cessione dovrebbe interpellare proprio il Milan…
R:« Invidia?! Stephan, prima di esser stato un mio compagno di squadra, è un mio grande amico e si merita tutto il meglio dalla vita. E' un ragazzo pulito ed un giocatore strepitoso. Io e il Milan?! No, è saltato tutto, non ci penso più».
D: Antonio ti se ti dicessi 7 Febbraio 2009, Treviso – Rimini, quale ricordi ti affiorano alla mente?
R:« L'esordio in Serie B. Eravamo in vantaggio per 2-1, finì 2-2. Non posso avere un ricordo eccezionale per quanto riguarda la partita, lo conservo invece in merito alle mie emozioni, all'accesso finalmente nel calcio che conta davvero».
D: Per quale squadra tifa Antonino Ragusa e chi è il suo idolo?
R:« Non sono mai stato un vero tifoso, posso dire di aver una simpatia per la Juve. Una simpatia dovuta ad un motivo: il mio idolo è Alessandro Del Piero».
D: Quanto è stata dura perdere la serie B a Salerno contro l’Hellas?
R:« Durissima. Siamo stati un gruppo meraviglioso a Salerno nella passata stagione: ci sentivamo tutti parte di un progetto, identificati in una realtà che correva il rischio di scomparire. Quel giorno abbiamo perso una gara che per ognuno di noi significava molto e, allo stesso tempo, sapevamo che la Salernitana fosse praticamente condannata a scomparire. Un'amarezza che porterò dentro a lungo».
D: Antonino, a quanto pare, Ciro Ferrara – c.t. dell’Under 21 – ti tiene molto in considerazione. Quanti ci speri in una convocazione con la maglia azzurra?
R:« Sarebbe un onore ed il coronamento di un sogno. Sognare, ripeto, non costa nulla. Tutto dipende da me, la convocazione può esser figlia solo di prestazioni eccellenti con la Reggina: ho un anno per guadagnarmela».
D: Cosa spera per il futuro Antonino Ragusa?
R:« Sono giovane ed i miei sogni sono lo stimolo maggiore per migliorarmi. Ma non devo guardare troppo oltre: il mio futuro è oggi, a Reggio, al Centro Sportivo Sant'Agata, con la maglia amaranto addosso. Sogno un finale di campionato ricco di emozioni...».
Dalla vittoria del campionato Primavera con la maglia del Genoa – al fianco di El Shaarawy – al debutto nel calcio professionistico il 7 febbraio del 2009, nel mezzo sogni e aspirazioni di un giovane di belle speranze del calcio italiano.
D: Un saluto da Giornale di Puglia all’attaccante amaranto della Reggina, Antonino Ragusa. Antonio com’è uscire dal campo dopo aver messo a segno una doppietta?
R:« Una liberazione, dopo un avvio rallentato dal mio infortunio aver trovato la mia prima doppietta in B all'esordio da titolare è stata un'enorme gioia, a maggior ragione perché a vedermi al Granillo c'era tutta la mia famiglia».
D: Come stai vivendo questa nuova avventura a Reggio con la maglia amaranto? Il salto di categoria quest’anno è possibile?
R:« Con l'orgoglio di chi sa di vestire una maglia ricca di storia e blasone per la categoria che affrontiamo. La Reggina è una delle realtà più importanti della Serie Bwin. Un ulteriore salto di qualità? Sognare non costa nulla...».
D: Con El Shaarawy, Chiappino, Polenta, Perin, hai giocato un campionato primavera a Genoa, vincendone il relativo campionato e la supercoppa italiana come hai vissuto questa esperienza?
R:« Fantastica, l'entusiasmo di quel gruppo, di quei momenti, la rincorsa a quell'obiettivo che sembrava impossibile, tutte sensazioni che porterò sempre con me. E' stata una stagione che mi ha segnato, rendendo più rapida la mia formazione da calciatore».
D: C’è un po’ di sana invidia per il tuo amico El Shaarawy oggi al Milan? A quanto pare il Genoa in caso di cessione dovrebbe interpellare proprio il Milan…
R:« Invidia?! Stephan, prima di esser stato un mio compagno di squadra, è un mio grande amico e si merita tutto il meglio dalla vita. E' un ragazzo pulito ed un giocatore strepitoso. Io e il Milan?! No, è saltato tutto, non ci penso più».
D: Antonio ti se ti dicessi 7 Febbraio 2009, Treviso – Rimini, quale ricordi ti affiorano alla mente?
R:« L'esordio in Serie B. Eravamo in vantaggio per 2-1, finì 2-2. Non posso avere un ricordo eccezionale per quanto riguarda la partita, lo conservo invece in merito alle mie emozioni, all'accesso finalmente nel calcio che conta davvero».
D: Per quale squadra tifa Antonino Ragusa e chi è il suo idolo?
R:« Non sono mai stato un vero tifoso, posso dire di aver una simpatia per la Juve. Una simpatia dovuta ad un motivo: il mio idolo è Alessandro Del Piero».
D: Quanto è stata dura perdere la serie B a Salerno contro l’Hellas?
R:« Durissima. Siamo stati un gruppo meraviglioso a Salerno nella passata stagione: ci sentivamo tutti parte di un progetto, identificati in una realtà che correva il rischio di scomparire. Quel giorno abbiamo perso una gara che per ognuno di noi significava molto e, allo stesso tempo, sapevamo che la Salernitana fosse praticamente condannata a scomparire. Un'amarezza che porterò dentro a lungo».
D: Antonino, a quanto pare, Ciro Ferrara – c.t. dell’Under 21 – ti tiene molto in considerazione. Quanti ci speri in una convocazione con la maglia azzurra?
R:« Sarebbe un onore ed il coronamento di un sogno. Sognare, ripeto, non costa nulla. Tutto dipende da me, la convocazione può esser figlia solo di prestazioni eccellenti con la Reggina: ho un anno per guadagnarmela».
D: Cosa spera per il futuro Antonino Ragusa?
R:« Sono giovane ed i miei sogni sono lo stimolo maggiore per migliorarmi. Ma non devo guardare troppo oltre: il mio futuro è oggi, a Reggio, al Centro Sportivo Sant'Agata, con la maglia amaranto addosso. Sogno un finale di campionato ricco di emozioni...».