Calcio: Della Vittoria 2, perchè no?

di Nicola Zuccaro. Nei giorni scorsi sulle colonne di TuttoBari si è tornati a scrivere sul futuro dello stadio San Nicola tanto da rilanciarne una nuova veste che accompagnava l'astronave progettata da Renzo Piano col numero 2. La necessità di un impianto sportivo più confortevole e meno dispersivo per la visione delle partite di calcio è tornata, nelle ultime ore, prepotentemente alla ribalta nonostante la permanenza, in primo piano dei problemi societari. Nella mattinata di Lunedì 17 Ottobre un ascoltatore intervenuto ad un programma radiofonico proponeva di far disputare le gare interne in Provincia di Bari. Andria, Barletta (due località guardacaso nel cuore della Famiglia Matarrese) erano le cittadine indicate dal tifoso proponente che al tempo stesso rimarcava la scarsa affluenza nell'ultima gara disputata contro l'Empoli. Ben 483 gli spettatori paganti secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale del club biancorosso. E' un dato inquietante destinato a calare ulteriormente se non interverrano nuovi acquirenti per rilevare un Club che secondo voci di corridoio è prossimo al fallimento. Come sopra menzionato la questione societaria e nella fattispecie quella fallimentare potrebbe contribuire a porre la seguente domanda, ahimè, più volte posta in precedenza. Perchè non far tornare il Bari a giocare al Della Vittoria? Inoltre che senso avrebbe far giocare un club che nella malaugurata ipotesi, Lodo Petrucci permettendo, ripartirebbe dalla seconda divisione della Lega Pro in uno stadio, il San Nicola, di per sè già dispersivo e superfluo per un campionato oltre tutto mediocre come la Bwin 2011-12? Sono domande che vanno poste indipentemente dagli sviluppi che, negli ultimi mesi, il calcio italiano sta vivendo relativamente alla privatizzazione degli stadi. Dopo lo Juventus Stadium, il presidente del Cagliari Cellino ha preannunciato nei giorni scorsi la costruzione del nuovo stadio per la società sarda sul modello di quello torinese che sorto sullo stesso suolo del " Delle Alpi" si presenta sotto il profilo della vicinanza pubblico-squadra simile o vicino al Della Vittoria. I tifosi coi capelli bianchi ricordano che il pubblico in virtù di questa caratteristica a metà strada fra l'architettonico e l'ambientale rappresentava il dodicesimo calciatore in campo tanto da risultare determinante, talvolta, per le insperate rimonte dei galletti. Altra domanda: perchè gli spalti dello wtadio inaugurato il 6 Settembre 1934 da Benito Mussolini sono facilmente colmabili quando c'è il cantante del momento e non per una partita di calcio, come documentato in un servizio andato in onda Lunedì 3 Ottobre nel Tgr Puglia delle ore 14? Perchè puntare alla ristrutturazione del San Nicola che riserva specie in occasione degli incontri calcistici di richiamo notevoli difficoltà sia sul piano della viabilità che del collegamento coi mezzi pubblici? La collocazione di uno stadio va vista anche sotto questo aspetto tanto da rilevare la cecità anche mentale delle giunte comunali succedutesi a Bari nella seconda metà degli anni '80. La vicinanza del "vecchio stadio" alla circonvalazione e da qualche anno di un capolinea Amtab rappresenterebbero quel valore aggiunto per convincere anche in caso di una sua "privatizzazione" i nuovi acquirenti a puntare ad un Della Vittoria 2, anzichè ad un S.Nicola 2. Tornare al Della Vittoria con una nuova veste riveduta e corretta contribuirebbe a ricostruire il tessuto del tifo biancorosso sbricciolatosi come neve che si scioglie al sole negli ultimi 40 a Bari.

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