"C'è una sanità che continua a mietere liste di attesa e disavanzi"

di Vincenzo Fiore. “Ci sono ritardi ed inadempienze sulle stesse leggi che la Regione fa mentre c'è una sanità che continua a mietere liste di attesa e disavanzi”. Così i gruppi consiliari di opposizione di centrodestra in materia di Sanità in Puglia. “Si devono rideterminare le piante organiche – ha dichiarato il presidente del gruppo consiliare Pdl, Rocco Palese, secondo la legge regionale 22 del 2011, altrimenti è inutile parlare di deroghe perchè per legge non possono essere concesse. I direttori generali delle Asl ci impiegherebbero solo 48 ore a rideterminarle in base al piano di rientro e di riordino ospedaliero. Verificate poi le vacanze – ha aggiunto Palese - si dovrebbe attivare la mobilità e la copertura del il resto dei posti vacanti arriverebbe in automatico con le deroghe, che la Giunta regionale potrebbe in questo caso concedere senza autorizzazione da parte del governo nazionale. Questo iter va fatto e sappiamo bene perchè non si fa: ci sono – ha detto ancora Palese - resistenze di sindacati e consiglieri regionali che si adoperano contro la Puglia. Ci sono consiglieri di maggioranza che se il piano fosse attuato non voterebbero più in consiglio regionale. Invece questo adempimento sbloccherebbe tutto e senza nessuno puo' fare niente. A giorni avremo un chiarimento anche sul problema del disavanzo, con i preconsuntivi al 30 settembre, per capire come e che cosa possiamo fare per ridurre il carico delle tasse per il 2012 sulla sanità, visto che attualmente 340 milioni di euro producono un danno in riduzione di quasi il 2 per cento del pil. Ora è tempo di cambiare marcia. Non è normale – ha concluso Palese - che strutture piccole da 85 posti letto come l'Irccs del capoluogo di regione, che ha 15 milioni di deficit e mantiene 7 dirigenti amministrativi, o l'Ente Ospedaliero “de Bellis” che ne mantiene 5, possano continuare così quando ad esempio un ospedale come il Cardinale Giovanni Panico ha 427 posti letto ed un solo dirigente; uno come il Miulli o il Maugeri. Su un assetto organizzativo di 85 posti letto ci sono 17 direttori di strutture complesse ed è quasi un primario per ogni posto letto”.

“Stanno infatti venendo meno i livelli essenziali di assistenza sanitaria e registriamo già - ha spiegato Giammarco Surico (Fli) - 220 milioni di mobilità sanitaria passiva a settembre 2011. E ci sono segnali anche del fatto che la gente non si rivolge più al pubblico, con il risultato di creare liste d'attesa anche nel privato accreditato”. “Mentre l'assessore Fiore – ha spiegato Maurizio Friolo (Pdl) - è abbandonato la Puglia brucia. Un esempio è la sospensione del servizio di trasporto oncologico a Brindisi e Lecce, una situazione in cui il cittadino vede venire a mancare i propri diritti”. “Un clima di grossa incertezza anche in Capitanata dove – ha ricordato Diego Gatta (Pdl) – non si capisce quali servizi saranno tagliati e quali, invece, dovranno essere rilanciati; senza dimenticare i tagli di alcuni reparti dell'ospedale di Manfredonia, che tratta un bacino d'utenza di 100 mila persone, e la chiusura della camera iperbarica di Vieste avvenuta a luglio”. “Vendola dovrebbe trovare il tempo – ha concluso Saverio Congedo (Pdl) – di farsi un giro nelle corsie degli ospedali pugliesi per capire la realtà”.