GRAVINA DI PUGLIA (BA). Rosa Carlucci si oppone alla traslazione delle salme di Ciccio e Salvatore Pappalardi dall'attuale sede alla cappella di famiglia del padre Filippo e presenta un esposto-denuncia in Procura. La madre dei due piccoli scomparsi a Gravina di Puglia (Ba) il 5 giugno 2006 e trovati morti il 25 febbraio del 2008 nei sotterranei della cosiddetta "casa delle cento stanze" torna oggi a far parlare di se'. Questa mattina la donna si e' presentata con il suo convivente e la figlia chiedendo di essere ricevuta dal pm di turno per provare a bloccare lo spostamento delle bare dei due sfortunati ragazzini dall'attuale luogo di sepoltura, predisposto - secondo quanto affermato dalla Carlucci - per volonta' del padre Filippo Pappalardi, senza aver chiesto l'assenso della coniuge, ancorche' separata. Il pm di turno, Emanuele De Maria, ha ricevuto la donna che successivamente ha depositato una denuncia, o probabilmente un esposto, presso la sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale. Il magistrato ha poi confermato di aver "sensibilizzato telefonicamente" le autorita' preposte ai servizi cimiteriali di Gravina, che presumibilmente disporranno il blocco della procedura di traslazione in attesa degli opportuni chiarimenti. Rosa Carlucci inoltre parlando brevemente con i giornalisti all'esterno del Palazzo di Giustizia, ha preannunciato, senza fornire dettagli, l'intenzione di chiedere presto con atti formali la riapertura delle indagini sulla scomparsa dei fratellini, ventilando ipotetiche responsabilita' di ignoti che avrebbero avuto conoscenza delle sorti di Ciccio e Tore e non ne avrebbero fatto parola con gli inquirenti. Tornerebbe dunque in auge l'ipotesi che all'origine della tragedia di Gravina vi fosse stato un gioco collettivo tra ragazzini, conclusosi con la caduta di Ciccio e Tore nei sotterranei della casa abbandonata, ipotesi mai acclarata dalle indagini. Si vedra' in seguito se le intenzioni di Rosa Carlucci si concretizzeranno in atti e quale accoglimento troveranno presso le sedi giudiziarie competenti.