BARI. Sono stati presentati oggi, presso la sede pugliese di Legambiente, i dati del monitoraggio delle azioni dei comuni nell'applicazione della legge 353/2000 in materia di prevenzione degli incendi boschivi. Per il secondo anno consecutivo al Comune di Bari è stata assegnata la "Bandiera bosco sicuro" concessa ai 10 comuni più virtuosi che "rientrano nella classifica generale nella fascia di merito ottimo".
Dall'indagine "Ecosistema Incendi 2011" è emerso che nei primi otto mesi del 2011 la Puglia è la regione con la maggiore superficie boschiva percorsa dal fuoco: infatti sono ben 2.020 ettari di terra.
"Nel 2008 - ha dichiarato il consigliere delegato del Sindaco per l'Ambiente Maria Maugeri, che ha ritirato il premio per il Comune di Bari - siamo stati i primo a siglare un protocollo d'intesa con le associazioni di volontariato che hanno creato, all'interno di Lama Balice, un punto di avvistamento a Villa Frammarino da cui è possibile segnalare al Corpo Forestale e ai Vigili del Fuoco la presenza di fumo o di focolai d'incendio. Il presidio del territorio ha consentito di limitare il bracconaggio e l'abbandono di rifiuti. La lama, di fatto, è diventata a tutti gli effetti un polmone verde cittadino".
"Sono proprio i comuni a svolgere un ruolo strategico e insostituibile nella mitigazione del fenomeno incendi - ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - soprattutto attraverso la piena applicazione della legge quadro 353/2000 e la realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco, unico vero strumento per limitare a monte la possibilità di speculare sulle aree bruciate".
I dati della ricerca evidenziano che gli incendi sono aumentati nei primi 8 mesi di quest'anno. Un dato in controtendenza rispetto al bilancio più che positivo del 2010. Dal 1° gennaio al 10 agosto 2011, infatti, secondo le stime del Corpo forestale dello Stato, sono già divampati 3.008 incendi boschivi che hanno percorso 16.487 ettari di cui 8.245 di bosco. Rispetto allo stesso periodo del 2010 si è registrato un aumento del 66% degli incendi e anche della superficie totale percorsa dalle fiamme: ben il 41% in più.
Solo il 5% delle amministrazioni comunali che hanno risposto al questionario risulta applicare pienamente la legge 353/2000, anche se sono in aumento i comuni che svolgono un lavoro positivo per ridurre il rischio incendi, dimostrando una crescente sensibilità e attenzione verso la tutela dell'ambiente.
Dall'indagine "Ecosistema Incendi 2011" è emerso che nei primi otto mesi del 2011 la Puglia è la regione con la maggiore superficie boschiva percorsa dal fuoco: infatti sono ben 2.020 ettari di terra.
"Nel 2008 - ha dichiarato il consigliere delegato del Sindaco per l'Ambiente Maria Maugeri, che ha ritirato il premio per il Comune di Bari - siamo stati i primo a siglare un protocollo d'intesa con le associazioni di volontariato che hanno creato, all'interno di Lama Balice, un punto di avvistamento a Villa Frammarino da cui è possibile segnalare al Corpo Forestale e ai Vigili del Fuoco la presenza di fumo o di focolai d'incendio. Il presidio del territorio ha consentito di limitare il bracconaggio e l'abbandono di rifiuti. La lama, di fatto, è diventata a tutti gli effetti un polmone verde cittadino".
"Sono proprio i comuni a svolgere un ruolo strategico e insostituibile nella mitigazione del fenomeno incendi - ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - soprattutto attraverso la piena applicazione della legge quadro 353/2000 e la realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco, unico vero strumento per limitare a monte la possibilità di speculare sulle aree bruciate".
I dati della ricerca evidenziano che gli incendi sono aumentati nei primi 8 mesi di quest'anno. Un dato in controtendenza rispetto al bilancio più che positivo del 2010. Dal 1° gennaio al 10 agosto 2011, infatti, secondo le stime del Corpo forestale dello Stato, sono già divampati 3.008 incendi boschivi che hanno percorso 16.487 ettari di cui 8.245 di bosco. Rispetto allo stesso periodo del 2010 si è registrato un aumento del 66% degli incendi e anche della superficie totale percorsa dalle fiamme: ben il 41% in più.
Solo il 5% delle amministrazioni comunali che hanno risposto al questionario risulta applicare pienamente la legge 353/2000, anche se sono in aumento i comuni che svolgono un lavoro positivo per ridurre il rischio incendi, dimostrando una crescente sensibilità e attenzione verso la tutela dell'ambiente.