ROMA. (GUARDA IL VIDEO) L'agenzia di rating Moody's ha abbassato il rating dei titoli di stato italiani da 'Aa2' ad 'A2'. L'outlook e' negativo. Confermato il rating di breve termine Prime-1.
Il downgrade del rating dell'Italia da parte di Moody's e' dovuto "in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche" e "in parte all'aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all'indebolimento delle prospettive globali", nonche' al generale calo della fiducia nelle emissioni di debito dei paesi dell'eurozona. Lo spiega l'agenzia di rating in una nota.
Immediata la reazione del governo. In un comunicato diffuso da Palazzo Chigi si rende noto che "la scelta di Moody's era attesa. Il governo italiano sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico. Quegli stessi obiettivi che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea".
Moody's spiega la sua decisione affermando che c'e' una crescente incertezza sulla possibilita' che il governo italiano riesca a raggiungere gli obiettivi di consolidamento fiscale.
"Dato che oltre meta' delle misure di consolidamento fiscale sono basate su un aumento delle entrate - sottolinea Moody's - i piani sono vulnerabili rispetto all'elevato livello di incertezza sulla crescita economica in Italia e nel resto dell'Ue".
"Inoltre - prosegue la nota di Moody's - puo' essere difficile raggiungere un consenso politico su tagli alla spesa aggiuntivi. Di conseguenza, potrebbe essere complesso per il governo generare gli avanzi primari necessari per porre il rapporto tra debito e Pil e il peso degli interessi su un solido trend al ribasso". Moody's prevede che il rapporto tra debito e Pil italiano si attesti al 120% alla fine dell'anno dal 104% calcolato all'inizio della crisi. "Oltre a porre un rischio per la forza finanziaria dell'Italia, il non riuscire a rispettare gli obiettivi fiscali e di debito potrebbe aumentare la suscettibilita' del paese a shock sui mercati finanziari"
Il downgrade del rating dell'Italia da parte di Moody's e' dovuto "in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche" e "in parte all'aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all'indebolimento delle prospettive globali", nonche' al generale calo della fiducia nelle emissioni di debito dei paesi dell'eurozona. Lo spiega l'agenzia di rating in una nota.
Immediata la reazione del governo. In un comunicato diffuso da Palazzo Chigi si rende noto che "la scelta di Moody's era attesa. Il governo italiano sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico. Quegli stessi obiettivi che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea".
Moody's spiega la sua decisione affermando che c'e' una crescente incertezza sulla possibilita' che il governo italiano riesca a raggiungere gli obiettivi di consolidamento fiscale.
"Dato che oltre meta' delle misure di consolidamento fiscale sono basate su un aumento delle entrate - sottolinea Moody's - i piani sono vulnerabili rispetto all'elevato livello di incertezza sulla crescita economica in Italia e nel resto dell'Ue".
"Inoltre - prosegue la nota di Moody's - puo' essere difficile raggiungere un consenso politico su tagli alla spesa aggiuntivi. Di conseguenza, potrebbe essere complesso per il governo generare gli avanzi primari necessari per porre il rapporto tra debito e Pil e il peso degli interessi su un solido trend al ribasso". Moody's prevede che il rapporto tra debito e Pil italiano si attesti al 120% alla fine dell'anno dal 104% calcolato all'inizio della crisi. "Oltre a porre un rischio per la forza finanziaria dell'Italia, il non riuscire a rispettare gli obiettivi fiscali e di debito potrebbe aumentare la suscettibilita' del paese a shock sui mercati finanziari"
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Economia