ROMA. "Questo non e' il paese del Mulino bianco. Non basta dire che va tutto bene, perche' gli italiani e i meridionali non hanno l'orecchino al naso". A dirlo e' il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, a Napoli per una manifestazione organizzata dal coordinamento regionale di Futuro e Liberta'. Tra le promesse che il Governo non ha mantenuto, dice Fini, "e' venuta meno anche la piu' mirabolante, ovvero ridurre le tasse. E invece il carico fiscale e' aumentato per tutti, imprese e lavoratori". Tornando sulla manifestazione degli indignati di ieri a Roma, Fini spiega che "i ragazzi protestano perche' hanno capito che rischiano di regredire nella scala sociale. La politica si deve occupare di questo, dando loro fiducia e assicurando che abbiamo delle idee in merito. Idee che mancano all'esecutivo, ma anche al centrosinistra, che pensa che si puo' risolvere tutto semplicemente cambiando Governo". Soffermandosi ancora sulla situazione economica, Fini sottolinea come non si possa continuare a "importare braccia dall'estero ed esportare cervelli". Nel quadro attuale, aggiunge Fini, "e alla periferia si vive al Nord, perche' il confronto non e' piu' tra Occidente e Oriente ma tra Nord e Sud. Al centro c'e' il Mediterraneo e la Primavera araba". Per questo, prosegue, l'Italia si salva se il Sud e' trainante. Il Mezzogiorno - precisa - deve essere una freccia nell'arco e non un peso nella faretra". Non si puo', dunque, "lasciare che sia la Lega a segnare la strada". Fini definisce poi il Terzo Polo, "la vera novita' nel quadro politico. I nostri capisaldi sono, oltre alla necessita' di garantire una maggiore giustizia sociale, l'importanza della coesione nazionale e la volonta' di avere la legalita' come presupposto della nostra azione". A tal proposito Fini fa riferimento a Napoli e alla Campania, "una realta' che si ama nella misura in cui la si rispetta. Questa - aggiunge - e' una citta' stuprata dalla camorra". Se si vuole chiedere ai cittadini di ribellarsi, "bisogna essere credibili, tenendo comportamenti trasparenti e al di sopra di ogni sospetto. La politica puo' essere mediazione, ma non ci puo' essere compromesso se la camorra diventa un serbatoio di voti". Fini chiarisce che "non e' compito della politica giudicare, una funzione che spetta alla magistratura, ma bisogna avvertire l'opportunita' di fermarsi e ritirarsi quando si e' al centro di indagini. Questo non e' l'atteggiamento che il centrodestra ha avuto a livello locale e nazionale". "La legalita' - conclude - non e' una nostra fissazione, ma un caposaldo per la democrazia".
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