Il comune di Bari aderisce al piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking

BARI. L'assessorato al Welfare rende noto che il Comune di Bari ha aderito al Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking, programma del ministero per le Pari Opportunità che si inserisce nell'ambito dell'azione del Governo per la promozione e la tutela dei diritti umani e per l'uguaglianza fra le persone.
Obiettivo del progetto è finanziare azioni volte a sviluppare e consolidare reti territoriali attraverso la costituzione di un'associazione temporanea di scopo, costituita dal Comune (capofila) e da almeno due soggetti del privato sociale, che insieme definiscano strategie e interventi integrati in materia di contrasto, prevenzione della violenza, protezione e reinserimento sociale delle vittime. Destinatari della proposta progettuale sono le vittime di violenza di genere, di stalking e i loro familiari.
Nell'ambito del programma il ministero per le Pari Opportunità ha giudicato prioritari tutti quei progetti nei quali sono inserite le strutture interne alla mappatura nazionale del numero di pubblica utilità (1522) a sostegno delle donne vittime di tratta e di violenza.
A tal fine, l'amministrazione comunale parteciperà al Piano nazionale in qualità di proponente e capofila degli interventi progettuali attraverso un'ATS, costituita con il consorzio di cooperative sociali Meridia, assieme alla consorziata cooperativa sociale C.R.I.S.I., e l'associazione Giraffa O.N.L.U.S.
Il Consorzio Meridia con la cooperativa CRISI, infatti, gestisce per conto del Comune di Bari il Centro antiviolenza, mentre l'associazione Giraffa, che ha già collaborato con l'Amministrazione per interventi in favore di donne vittime di tratta e violenza, gestisce il numero di pubblica utilità 1522.
"L'impegno dell'assessorato sui temi del contrasto alla violenza sessuale sulle donne e sui minori - dichiara l'assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio - sarà successivamente reso più forte dall'integrazione strategica anche con i servizi sanitari dei presidi delle ASL e del Policlinico (118) e con il servizio di Pronto intervento sociale (PIS), che è già operativo da due anni nella nostra città".
Per il progetto sono stati stanziati 140.000 euro di provenienza statale e 35.000 euro del Comune di Bari, questi ultimi finanziati attraverso l'impiego di risorse umane destinate al coordinamento e alla gestione delle attività.

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