BARLETTA. Sulla condizione lavorativa delle quattro operaie morte nel crollo della palazzina di Via Roma a Barletta, il segretario generale della Uil della Puglia, Aldo Pugliese, risponde al primo cittadino della Citta' della Disfida, Nicola Maffei, che ha definito 'non criminalizzabile' la situazione dell'azienda in quanto 'diffusa'. Sarebbero stati accertati finora dagli inquirenti la mancanza di criteri di sicurezza del luogo di lavoro e il pagamento in nero delle lavoratrici del maglificio che ricevevano bassi salari.
''Fa specie - dice Pugliese - che colui il quale dovrebbe garantire non solo la sicurezza e la salute dei cittadini, ma anche la legalita', in qualche modo giustifichi chi sfrutta il lavoro retribuendolo con una miseria ed evadendo le tasse. La storiella del 'tiriamo a campare' non regge, certe situazioni vanno condannate senza troppi giri inutili di parole''.
Nel crollo e' morta anche la figlia 14enne dei titolari dell'opificio. Per Pugliese ''purtroppo parliamo e piangiamo morti annunciate. Gli abitanti del luogo - prosegue Pugliese - avevano denunciato da tempo le carenze strutturali dello stabile, eppure il Comune di Barletta e l'ufficio tecnico dello stesso hanno preferito comportarsi come le famose tre scimmiette: non hanno voluto vedere, sentire e parlare. Ma, cosa piu' importante, non hanno agito in tempo, rendendosi di fatto complici del dramma''.
''Fa specie - dice Pugliese - che colui il quale dovrebbe garantire non solo la sicurezza e la salute dei cittadini, ma anche la legalita', in qualche modo giustifichi chi sfrutta il lavoro retribuendolo con una miseria ed evadendo le tasse. La storiella del 'tiriamo a campare' non regge, certe situazioni vanno condannate senza troppi giri inutili di parole''.
Nel crollo e' morta anche la figlia 14enne dei titolari dell'opificio. Per Pugliese ''purtroppo parliamo e piangiamo morti annunciate. Gli abitanti del luogo - prosegue Pugliese - avevano denunciato da tempo le carenze strutturali dello stabile, eppure il Comune di Barletta e l'ufficio tecnico dello stesso hanno preferito comportarsi come le famose tre scimmiette: non hanno voluto vedere, sentire e parlare. Ma, cosa piu' importante, non hanno agito in tempo, rendendosi di fatto complici del dramma''.