di Nicola Zuccaro. Al 42' per una presunta spinta di Crescenzi ai danni di Sau, il direttore di gara, il sig. Merchiori, concedeva la massima punizione che lo stesso ex attaccante del Foggia trasformava per quello che sarebbe poi diventato il definitivo 1-0. Il rigore concesso appariva sin dalle prime rivisitazioni moviolistiche piuttosto dubbio, se non inesistente, tanto da far gridare allo scandalo quei tifosi baresi che hanno seguito la gara in tv. Puntuali le polemiche per un arbitraggio apparso a senso unico e che ha riproposto, come tema di stretta attualità , il basso livello di preparazione della classe arbitrale a cui è demanadata la direzione delle gare di B nell'attuale Campionato. Eppure, prima del discutibile episodio, la gara si presentava sostanzialmente equilibrata con la Juve Stabia che non incideva più di tanto in avanti e di contro un Bari che dai piedi di Forestieri cercava di bissare la soluzione vincente a distanza di 8 giorni dopo aver risolto il confronto che opponeva il Bari all'Empoli. Così non è stato, e al discutibile rigore si aggiungevano l'espulsione di capitan Donati e del mister Torrente. Se a questi cartellini si aggiungono anche gli isterismi manifestati da Piero Doronzo - Segretario Generale del sodalizio biancorosso - ci sarebbero dei validi elementi per poter sostenere che il Bari, a Castellamare di Stabia, è caduto in una crisi di nervi non tanto per l'inedito manto in erba artificiale (sul quale i galletti si sono mossi agevolmente) quanto piuttosto per un campo ritenuto da molti degli addetti ai lavori fra i più caldi del calcio nostrano. Un Bari che dopo il goal subìto è entrato in tilt confermandosi quella squadra arrembante priva di un assetto e di una geometria di gioco tali da poter mantenere la gara sul piano dell'equilibrio. Ma c'è di più. I galletti, forse perchè privi di mister Torrente, sopratutto nella ripresa sono apparsi bloccati e incapaci di incidere su un avversario che pur favorito dal fattore campo e dal rigore-goal gestiva alla perfezione il dominio territoriale del campo. L'assenza di una reazione dopo una rete, anche se subìta "ingiustamente", rappresenta quel segnale preoccupante del quale si deve e si dovrà tener conto intervenendo opportunamente e per tempo in vista di quel tuor de force che vedrà impegnato il Bari nel giro di 4 giorni. Dopo l'anticipo contro il Pescara di Zeman fissato alle 20.45 di Venerdì 28 Ottobre il Bari renderà visita al Grosseto alle 15 di Martedì 1 Novembre. Alla luce delle loro pesanti vittorie contro Ascoli e Brescia, sono i due avversari peggiori contro cui potersi rifare.