LECCE. I militari della Guardia di Finanza di Otranto, in provincia di Lecce, hanno accertato, al termine di una verifica fiscale, che un contribuente, sebbene dichiarasse di essere un'associazione no-profit, di fatto esercitava un'attivita' commerciale. In questo modo ha sottratto al fisco, complessivamente, circa 5 milioni di euro.
In particolare, secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, pur avendo presentato le dichiarazioni, qualificandosi come ente non lucrativo nonostante la sua effettiva natura, ha omesso di dichiarare maggiori ricavi ed ha indebitamente dedotto costi per circa 3 milioni di euro ed ha applicato un'aliquota Iva ridotta, anziche' quella ordinaria, ottenendo un ulteriore risparmio d'imposta per circa 1,7 milioni di euro.
I finanzieri di Otranto hanno ricondotto l'ente ad una vera e propria societa' imputando a ciascun socio la propria quota di responsabilita' per le obbligazioni assunte nei confronti del fisco. Inoltre, sono stati segnalati agli uffici competenti 54 lavoratori dipendenti in 'nero', 27 dei quali inquadrati in modo fittizio come lavoratori a progetto.
In particolare, secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, pur avendo presentato le dichiarazioni, qualificandosi come ente non lucrativo nonostante la sua effettiva natura, ha omesso di dichiarare maggiori ricavi ed ha indebitamente dedotto costi per circa 3 milioni di euro ed ha applicato un'aliquota Iva ridotta, anziche' quella ordinaria, ottenendo un ulteriore risparmio d'imposta per circa 1,7 milioni di euro.
I finanzieri di Otranto hanno ricondotto l'ente ad una vera e propria societa' imputando a ciascun socio la propria quota di responsabilita' per le obbligazioni assunte nei confronti del fisco. Inoltre, sono stati segnalati agli uffici competenti 54 lavoratori dipendenti in 'nero', 27 dei quali inquadrati in modo fittizio come lavoratori a progetto.