Legge elettorale: Napolitano, è da cambiare

ROMA. Il sistema elettorale e' da modificare perche' non rispetta il rapporto di fiducia tra l'eletto e l'elettore. Lo sostiene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che di fatto boccia il 'Porcellum'.

Il Capo dello Stato, incontrando a Napoli gli studenti della Facolta' di giurisprudenza dell'ateneo partenopeo, sottolinea che ''il nuovo sistema elettorale ha rotto il rapporto di responsabilita' che esiste tra elettore ed eletto''.

Per spiegare il suo pensiero il capo dello Stato ricorda la sua vita politica. ''Sono stato per 38 anni deputato e per 32 sono stato eletto con il sistema delle preferenze. Poi nel '94 - dice - con l'uninominale (Mattarellum, ndr) e la differenza e' stata molto forte''. Il Capo dello Stato rileva che quando e' stato eletto nel collegio Napoli-Caserta doveva rispondere a due milioni e mezzo di elettori e cosi' ''rispondi a tutti e non rispondi a nessuno''. Invece quando e' stato eletto nel collegio di Bagnoli-Fuorigrotta ''dovevo rispondere solo a un centinaio di migliaia di persone''.

Napolitano sostiene che ''si stia andando verso il riconoscimento della necessita' di un meccanismo elettorale che faciliti il ritorno del rapporto di fiducia, non solo per chi ti rappresenta'', ma che possa dare ''la possibilita' di influenzare direttamente la scelta della persona da eleggere''. Nel lungo periodo di vigenza del sistema proporzionale, dice Napolitano, ''ne nasceva un vincolo abbastanza forte per chi era eletto''. Se questi poi non meritava ''correva il rischio di non essere piu' eletto''.

Per Napolitano ''ora non e' abbastanza importante fare bene in Parlamento ma avere rapporti con chi nomina''.

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