FOGGIA. Diecimila euro come ricompensa ai ladri che hanno rubato la corona e i monili d'oro, affinche' la restituiscano al rettore del Santuario Mariano dell'Incoronata, don Felice Bruno. Lo ha annunciato l'Associazione 'Pro Padre Pio - L' Uomo della Sofferenza', che ha offerto la ricompensa subordinandola pero' "all'auto-denuncia degli autori del reato sacrilego e alla definizione del procedimento penale con una pena di mesi dodici di detenzione". Il 13 ottobre scorso i malfattori, dopo essere entrati nel santuario mariano, hanno distrutto la teca con la statua della 'Madonna Nera' rubandole la corona. Il diadema, di due chili e 200 grammi, realizzata in oro con rubini e zaffiri, era stata donata cinque anni fa da una comunita' di fedeli di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza: stessa comunita' parrocchiale che ha annunciato che si e' gia' operata per trovare i fondi per realizzare un'altra corona. "Tra i tantissimi pellegrini che hanno visitato il santuario della Madonna dell'Incoronata - ha sottolineato l'associazione Pro Padre Pio - anche il santo con le stimmate che si reco' nel maggio del 1916". Da qui l'idea di offrire una ricompensa ai ladri per ottenere la restituzione della corona.