Mareggiate ad Otranto: sindacati balneari, servono interventi seri

LECCE. All'indomani dell'ennesima mareggiata che ha messo in ginocchio il litorale nord di Otranto ed altre zone della costa adriatica salentina, ''si ripropone in maniera impellente l'esigenza di concertazione, per far fronte al problema dell'erosione costiera. Problematica che sta letteralmente divorando la costa salentina e pugliese''. Lo sottolinea il sindacato balneari Sib della Confcommercio di Lecce che da tempo propone interventi seri e definitivi. ''La situazione delle nostre coste e' drammaticamente preoccupante - sottolinea Luca Mangialardo, responsabile del Sib Lecce.

''Da decenni i litorali sono oggetto di un pesante uso e abuso e vanno verso un forte deterioramento. L'ennesima mareggiata di questi giorni sollevata dal forte folate di maestrale prima e tramontana poi ha messo letteralmente in ginocchio alcuni lidi della nostra costa''. I problemi sono numerosi e richiedono soluzioni immediate. Tra le urgenze sottolineate da Mangialardo il ''nuovo piano regionale delle coste che non ho problemi a definire 'da eta' della pietra' e dove non sono individuate cave marine utili al ripascimento costiero alla mancanza totale di individuazione di fonti di finanziamenti per il ripascimento e difesa del litorale che e' sempre e comunque di competenza regionale''.

Per Mangialardo ''non bastano i pochi interventi effettuati sul territorio da valorosi imprenditori che si sono sobbarcati i costi senza aver avuto alcun beneficio'' come a Porto Cesareo o come per ''i lavori di ripascimento effettuati a San Cataldo con soldi pubblici spazzati via e resi vani dalla prima mareggiata. Otranto nelle ultime ore e' stata martoriata dalle mareggiate con lidi semidistrutti e balneari costretti in acqua notte e giorno a recuperarne i pezzi''.

Anche la citta' idruntina ''soffre ormai l'inerzia di una classe politica che non difende l'ambiente, visto e considerato che proprio il sindaco Caridi aveva prima dell'estate annunciato la predisposizione di un piano d'intervento che a dire il vero nessuno ha visto''. La posizione del Sib e' molto dura. ''Siamo allo sfinimento degli operatori turistici balneari - scrive Mangialardo - ormai stanchi di essere sentinelle e salvatori di un territorio donatoci dai nostri padri e che i politici e gli amministratori a tutti i livelli non vogliono che arrivi ai nostri figli. Siamo esterreffati nel continuare a vedere ed a contare aziende letteralmente buttate in acqua senza che nessun politico e in primis il presidente regionale Vendola sia capace di starci vicino''.

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