Napolitano: l'Italia cresce solo se unita

ROMA. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato oggi le "enormi potenzialita' dello sviluppo di Napoli" e del meridione, imprescindibili per la crescita di tutta l'Italia.
"Questo Paese cresce insieme o non cresce", ha detto lasciando la facolta' di Ingegneria del capoluogo campano, dopo essersi sentito chiedere se lo sviluppo dell'Italia sia imprescindibile dal meridione.
"E' un momento in cui si impreca molto contro la politica, ma attenzione, la politica siamo tutti noi". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la sua visita a Napoli. "E' politica costruire qualcosa di fondamentale dal punto di vista sociale come voi fate, come fa il cardinale Sepe, come fanno i presidenti che guidano le fondazioni capaci di rendere possibile cio' che altrimenti non lo sarebbe" ha detto rivolto alla platea.
Il capo dello Stato, accompagnato dalla signora Clio, arriva nella chiesa di San Gennaro Extra Moenia - riaperta solo di recente - ed e' accolto dal presidente della regione Stefano Caldoro e dal sindaco Luigi De Magistris.
Appena entra in chiesa l'orchestra giovanile "Sanita' Ensamble" intona "La vita e' bella". E' una giornata molto particolare in cui le fondazioni che operano a Napoli mostrano i risultati ottenuti dal loro impegno e dal loro sacrificio. Il cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe prende la parola e ricorda la profonda amicizia con il capo dello Stato e sottolinea come "investire nel sociale, superando ogni forma di assistenzialismo o paternalismo, ma chiamando all'impegno e alla responsabilita' tanti giovani, associazioni, soggetti del terzo settore; lavorare perche' si diffonda la consapevolezza, soprattutto fra i giovani, della esigenza primaria di recuperare il senso della comunita', della coesione sociale, del fare rete, sono veri antidoti a sottosviluppo, al degrado, alle patologie criminali della nostra societa'".
Quindi il capo dello Stato interviene e parla a braccio: "Non ho nessuno scritto dice - e spero di non sbagliare ad esprimere quello che sento dopo due giorni passati a Napoli". "Esprimo - dice il capo dello Stato - un di piu' di speranza, un di piu' di fiducia vedendo di quali risorse dispone Napoli". Parla di speranza e di fiducia ricordando gli incontri con il presidente della Regione Campania e coni l sindaco di Napoli "vedo - dice - la possibilita' di una sinergia tra istituzioni, tra pubblico e privato". Poi riferendosi al terzo settore parla di un "esempio bellissimo di quello che si puo' costruire nel cuore di Napoli, nella nuova visione del welfare e dello sviluppo". Napolitano ribadisce - ed e' a questo punto che spuntano le lacrime - la necessita' che il Paese cresca unito Nord e Sud.
"Devo seguire con molta attenzione, me lo impone la Costituzione, le vicende molto complesse del Paese, cercando di restare assolutamente imparziale rispetto ai partiti e alle posizioni politiche". Lo ha detto Giorgio Napolitano, visitando questo pomeriggio il carcere minorile di Nisida. Un'Italia disunita e divisa oggi sarebbe "ai margini dell'Europa e del mondo moderno" ha ribadito.

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