Occuparono Monteco: 18 arresti della Digos a Brindisi. Cobas, hanno dato voce ad emarginati

BRINDISI. Diciotto persone, ritenute componenti del Comitato Disoccupati, sono state arrestate la scorsa notte dagli agenti della Digos di Brindisi, in esecuzione delle ordinanze emesse dal gip, nell'ambito delle indagini avviate lo scorso marzo dopo l'occupazione della sede della 'Monteco', l'azienda per la raccolta dei rifiuti solidi urbani di Brindisi.
Altre undici persone sono indagate a vario titolo. Tra gli arrestati, anche il referente 'storico' dei Cobas brindisini, Roberto "Bobo Aprile", accusato assieme agli altri di violenza privata aggravata, arbitraria invasione e occupazione di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico. Uno degli arrestati e' accusato anche di evasione perche' il giorno dell'occupazione si sarebbe dovuto trovare agli arresti domiciliari.

COBAS: HANNO DATO VOCE AD EMARGINATI E SENZA LAVORO - ''Aver dato voce a coloro che sono ritenuti dai benpensanti di questa citta', soggetti da emarginare, cittadini di serie B e utilizzabili solo come serbatoio di voti da usare strumentalmente nelle campagne elettorali, farcite di false promesse''. Questa, come scrivono in un comunicato alcune associazioni e movimenti, come la Confederazione Cobas, Medicina Democratica, Brindisi bene comune, No al carbone, Associazione RuniRuni, Osservatorio sui Balcani, Pugliantagonista.it, e' stata l'attivita' svolta da Bobo Aprile, il responsabile e fondatore a Brindisi dei Comitati di Base, e da numerosi aderenti al Comitato dei disoccupati brindisini, arrestati stamane all'alba da agenti della Digos della Questura della citta' pugliese in relazione in particolare all'occupazione avvenuta nei primi giorni di marzo scorso dei cantieri della Monteco Srl con conseguente blocco delle attivita' lavorative.
''Un'operazione di polizia che nella nostra citta' non ha precedenti'', continua la nota. Il Cobas e il Comitato dei disoccupati brindisini nell'ultimo anno hanno condotto numerose proteste in citta' ''per ottenere lavoro, anche con assunzioni presso l'azienda della raccolta rifiuti, onde far avere a tutti i cittadini migliori servizi pubblici. I capi di imputazioni nel linguaggio dei tribunali - continua il comunicato - parlano di violenza privata e interruzione di pubblico servizio, ma altri non sono che l'aver fatto manifestazioni con centinaia di disoccupati, sit-in e altre normali e pacifiche attivita' sindacali e manifestazioni del pensiero''.

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