MILANO. Ictus ischemico: il Milan non commenta ma a quanto si apprende è questa la prima diagnosi del malore che ha colpito Antonio Cassano sabato sera al ritorno dalla trasferta di Roma. Resta ancora da valutare l'entità dell'ictus.
Il giocatore rossonero è ricoverato al Policlinico di Milano dove resterà per ulteriori accertamenti almeno fino a giovedì prossimo. Il Milan per parte sua "non commenta diagnosi e voci provenienti da fonti che non siano la società o il Policlinico, in attesa di ulteriori accertamenti ed esami medici che stabiliranno l'effettiva diagnosi".
LA DIAGNOSI - La diagnosi, che sarebbe basata dai risultati degli esami a cui è stato sottoposto il calciatore tra ieri e oggi, è arrivata nel tardo pomeriggio rompendo lo strettissimo riserbo sulle condizioni del fantasista rossonero.
Un silenzio che faceva temere che il malore accusato da Cassano al termine della partita con la Roma non fosse solo il frutto di un accumulo di tensione e di stress. Oggi sia i sanitari che alcune persone che si erano recate a trovare il calciatore avevano ripetuto ai cronisti che le condizioni di Antonio continuavano a migliorare e che parlava e camminava normalmente. Per ultimo, intorno alle 20.40, dopo diverse ore passate nella stanza del reparto di neurologia al terzo piano del padiglione Monteggia dove Cassano si trova in una stanza singola il suo procuratore Beppe Bozzo era stato a dire di aver trovato "Antonio molto bene" spiegando che i medici che lo hanno in cura non avevano parlato con lui dell'ictus che lo avrebbe colpito.
LA DIAGNOSI - La diagnosi, che sarebbe basata dai risultati degli esami a cui è stato sottoposto il calciatore tra ieri e oggi, è arrivata nel tardo pomeriggio rompendo lo strettissimo riserbo sulle condizioni del fantasista rossonero.
Un silenzio che faceva temere che il malore accusato da Cassano al termine della partita con la Roma non fosse solo il frutto di un accumulo di tensione e di stress. Oggi sia i sanitari che alcune persone che si erano recate a trovare il calciatore avevano ripetuto ai cronisti che le condizioni di Antonio continuavano a migliorare e che parlava e camminava normalmente. Per ultimo, intorno alle 20.40, dopo diverse ore passate nella stanza del reparto di neurologia al terzo piano del padiglione Monteggia dove Cassano si trova in una stanza singola il suo procuratore Beppe Bozzo era stato a dire di aver trovato "Antonio molto bene" spiegando che i medici che lo hanno in cura non avevano parlato con lui dell'ictus che lo avrebbe colpito.