BARI. Colpito a morte da 11 proiettili, freddato in un agguato di stile mafioso, ma era incensurato. E' mistero sull'omicidio di Alessandro Marzio, di 21 anni, barese, crivellato ieri pomeriggio appena uscito dalla sua abitazione, al quartiere San Pasquale di Bari, mentre liberava la sua moto da una catena. Per gli investigatori il ragazzo aveva solo due segnalazioni alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti, ma il suo assassino gli ha sparato contro almeno un caricatore completo di pistola, centrandolo in parti vitali.
L'AGGUATO - L'agguato e' avvenuto praticamente sotto gli occhi del padre della vittima, che appena ha udito gli spari si e' affacciato dalla finestra della sua abitazione e ha visto il figlio morente sull'asfalto e il sicario che fuggiva. Dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, non e' ancora chiara la dinamica dell'agguato.
Sembra che l'assassino, forse con il volto coperto da un casco da motociclista, abbia avvicinato Alessandro Marzio sparando a bruciapelo per poi allontanarsi a piedi per raggiungere un complice che lo attendeva su uno scooter. Al vaglio degli investigatori sono soprattutto i filmati di alcune telecamere di sicurezza installate da alcuni esercizi commerciali che potrebbero aver filmato i presunti responsabili dell'omicidio.
A quanto si e' appreso, anche alcune persone sarebbero state sentite nella notte dai carabinieri, che avrebbero effettuato perquisizioni e alcune prove dello 'stub' per verificare eventuali tracce di polvere da sparo sulle mani di alcune persone.
FORSE COLLEGATO A DELITTO AFFILIATO CLAN - Potrebbe esserci un collegamento tra l'omicidio di ieri sera del 21enne incensurato Alessandro Marzio, avvenuto ieri poco dopo le 17 in via dei Mille al quartiere San Pasquale di Bari, e quello avvenuto a fine agosto scorso, quando a pochi metri di distanza e con le stesse cruenti e spietate modalita' fu ucciso Cesare Diomede, affiliato all'omonimo clan. Secondo gli inquirenti, infatti, i due ragazzi si conoscevano, anzi pare che Marzio e Diomede siano stati visti piu' volte assieme.
I carabinieri non escludono che la sera dell'assassinio di Cesare Diomede, in via Buccari, assieme alla vittima ci fosse anche Marzio. E' al vaglio l'ipotesi che a uccidere Diomede e Marzio sia stata la stessa mano. O, comunque, che i killer abbiano portato a termine l'operazione cominciata esattamente due mesi fa con l'eliminazione fisica del figlio di uno dei boss del quartiere Carrassi di Bari.
Marzio e' stato colpito da dieci dei quindici proiettili esplosi verso di lui. Nella stessa feroce maniera fu ucciso Diomede. Al momento, quindi, la pista di scontri all'interno della criminalita' organizzata e' quella piu' seguita dai carabinieri e dalla Procura di Bari.
SOTTO CHOC PADRE, HA ASSISTITO A DELITTO - Era incensurato Alessandro Marzio, 21 anni, ucciso ieri nel tardo pomeriggio in via dei Mille al quartiere San Pasquale di Bari. Il giovane e' stato fatto segno di una sventagliata di colpi d'arma da fuoco. I carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale hanno trovato nei pressi del luogo dell'agguato 14 bossoli di pistola calibro 9, esplosi presumibilmente da una sola persona. Le modalita' del delitto fanno pensare a un'azione concepita da professionisti. Si percorre quindi anche la pista della criminalita' organizzata. Alla scena avrebbe assistito anche il padre della vittima che pero' e' ancora sotto schock e non e' riuscito a descrivere compiutamente quello che ha visto esattamente.
Il giovane e' stato ucciso vicino alla sua abitazione in via dei Mille dove viveva insieme al padre e al fratello. Gli inquirenti stanno cercando di individuare qualche telecamera della zona che possa aver ripreso le fasi dell'agguato. Una, di proprieta' dell'amministrazione comunale, presente in zona, pero' sembra che in quel momento non fosse attiva. Si cerchera' di visionare i filmati di telecamere di negozi, in particolare in via Postiglione, la strada dalla quale probabilmente il killer (o i killer), potrebbe essere giunto.
L'AGGUATO - L'agguato e' avvenuto praticamente sotto gli occhi del padre della vittima, che appena ha udito gli spari si e' affacciato dalla finestra della sua abitazione e ha visto il figlio morente sull'asfalto e il sicario che fuggiva. Dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, non e' ancora chiara la dinamica dell'agguato.
Sembra che l'assassino, forse con il volto coperto da un casco da motociclista, abbia avvicinato Alessandro Marzio sparando a bruciapelo per poi allontanarsi a piedi per raggiungere un complice che lo attendeva su uno scooter. Al vaglio degli investigatori sono soprattutto i filmati di alcune telecamere di sicurezza installate da alcuni esercizi commerciali che potrebbero aver filmato i presunti responsabili dell'omicidio.
A quanto si e' appreso, anche alcune persone sarebbero state sentite nella notte dai carabinieri, che avrebbero effettuato perquisizioni e alcune prove dello 'stub' per verificare eventuali tracce di polvere da sparo sulle mani di alcune persone.
FORSE COLLEGATO A DELITTO AFFILIATO CLAN - Potrebbe esserci un collegamento tra l'omicidio di ieri sera del 21enne incensurato Alessandro Marzio, avvenuto ieri poco dopo le 17 in via dei Mille al quartiere San Pasquale di Bari, e quello avvenuto a fine agosto scorso, quando a pochi metri di distanza e con le stesse cruenti e spietate modalita' fu ucciso Cesare Diomede, affiliato all'omonimo clan. Secondo gli inquirenti, infatti, i due ragazzi si conoscevano, anzi pare che Marzio e Diomede siano stati visti piu' volte assieme.
I carabinieri non escludono che la sera dell'assassinio di Cesare Diomede, in via Buccari, assieme alla vittima ci fosse anche Marzio. E' al vaglio l'ipotesi che a uccidere Diomede e Marzio sia stata la stessa mano. O, comunque, che i killer abbiano portato a termine l'operazione cominciata esattamente due mesi fa con l'eliminazione fisica del figlio di uno dei boss del quartiere Carrassi di Bari.
Marzio e' stato colpito da dieci dei quindici proiettili esplosi verso di lui. Nella stessa feroce maniera fu ucciso Diomede. Al momento, quindi, la pista di scontri all'interno della criminalita' organizzata e' quella piu' seguita dai carabinieri e dalla Procura di Bari.
SOTTO CHOC PADRE, HA ASSISTITO A DELITTO - Era incensurato Alessandro Marzio, 21 anni, ucciso ieri nel tardo pomeriggio in via dei Mille al quartiere San Pasquale di Bari. Il giovane e' stato fatto segno di una sventagliata di colpi d'arma da fuoco. I carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale hanno trovato nei pressi del luogo dell'agguato 14 bossoli di pistola calibro 9, esplosi presumibilmente da una sola persona. Le modalita' del delitto fanno pensare a un'azione concepita da professionisti. Si percorre quindi anche la pista della criminalita' organizzata. Alla scena avrebbe assistito anche il padre della vittima che pero' e' ancora sotto schock e non e' riuscito a descrivere compiutamente quello che ha visto esattamente.
Il giovane e' stato ucciso vicino alla sua abitazione in via dei Mille dove viveva insieme al padre e al fratello. Gli inquirenti stanno cercando di individuare qualche telecamera della zona che possa aver ripreso le fasi dell'agguato. Una, di proprieta' dell'amministrazione comunale, presente in zona, pero' sembra che in quel momento non fosse attiva. Si cerchera' di visionare i filmati di telecamere di negozi, in particolare in via Postiglione, la strada dalla quale probabilmente il killer (o i killer), potrebbe essere giunto.