LECCE. I ricercatori dell’Istituto olandese di Neuroscienze e Academic Medical Centre hanno eseguito test su più di 4.000 anziani in tutta Europa rilevando che coloro che hanno assunto aspirina ogni giorno avevano due probabilità in più di avere diagnosticato la degenerazione maculare rispetto a quelli che non ne avevano assunta.
A dire il vero, lo studio non avrebbe fornito alcuna prova sulla sussistenza di un nesso causale tra aspirina e la L’AMD (degenerazione maculare senile) e per queste ragioni gli esperti stanno verificando se dosaggi regolari in qualche modo potrebbero aggravare la malattia.
Sulle capacità curative dell’aspirina se assunta con regolarità, si discute ormai da molti anni, tant’è che milioni di cittadini in tutto il mondo, specie nei paesi anglosassoni e del nordeuropea, assumono una dose giornaliera di aspirina per ridurre il rischio di subire malattie cardiache e ictus.
In effetti, più di uno studio scientifico avrebbe stabilito, inoltre, che ingerirne regolarmente piccole dosi può aiutare a ridurre il rischio di soffrire di alcuni tipi di cancro.
Ma questo ultima ricerca olandese potrebbe avere l’effetto di suffragare le convinzioni di coloro che sostengono che il farmaco può anche avere un certo numero di effetti collaterali dannosi.
L’AMD (degenerazione maculare senile) colpisce migliaia di persone ogni anno, causando problemi con l’apparato della visione centrale.
Anche se non è dolorosa, il malato può trovare difficoltà a concentrarsi direttamente su un oggetto, rendendo difficile la lettura, la guida o semplicemente guardare la televisione.
La causa precisa di tale malattia non è ancora totalmente nota, ma si ritiene che gli stili di vita come la dieta o l’essere fumatore potrebbero essere dei fattori che contribuiscono all’insorgenza.
La ricerca olandese ha scoperto che su 839 persone che hanno preso l'aspirina ogni giorno circa il 4 % aveva una forma avanzata della malattia chiamata degenerazione maculare essudativa, che porta alla cecità più profonda.
In confronto, solo il due per cento che ha assunto l'aspirina meno frequentemente avevano lo stesso tipo di degenerazione maculare.
Al contrario i ricercatori non hanno trovato nessun legame tra l’uso di aspirina e le prime fasi della forma secca della malattia.
Una teoria che è stata avanzata è che l’AMD potrebbe essere collegata alle malattie cardiache e così sarebbe quindi accertato il legame con chi utilizza aspirina per cercare di combattere la loro situazione di malattia coronarica.
Ma il direttore dell’equipe dell'Istituto olandese di Neuroscienze, dottor Paulus de Jong ha dichiarato che il suo team ha analizzato nella maniera più "meticolosa possibile" se le malattie cardiovascolari potrebbe avere influenzato i risultati.
Ha sostenuto, al contrario, che i risultati avrebbero stabilito che chi assume regolarmente aspirina - indipendentemente dalla stato di salute del loro cuore – hanno maggiori rischi di soffrire della fase tardo AMD.
A dire il vero, lo studio non avrebbe fornito alcuna prova sulla sussistenza di un nesso causale tra aspirina e la L’AMD (degenerazione maculare senile) e per queste ragioni gli esperti stanno verificando se dosaggi regolari in qualche modo potrebbero aggravare la malattia.
Sulle capacità curative dell’aspirina se assunta con regolarità, si discute ormai da molti anni, tant’è che milioni di cittadini in tutto il mondo, specie nei paesi anglosassoni e del nordeuropea, assumono una dose giornaliera di aspirina per ridurre il rischio di subire malattie cardiache e ictus.
In effetti, più di uno studio scientifico avrebbe stabilito, inoltre, che ingerirne regolarmente piccole dosi può aiutare a ridurre il rischio di soffrire di alcuni tipi di cancro.
Ma questo ultima ricerca olandese potrebbe avere l’effetto di suffragare le convinzioni di coloro che sostengono che il farmaco può anche avere un certo numero di effetti collaterali dannosi.
L’AMD (degenerazione maculare senile) colpisce migliaia di persone ogni anno, causando problemi con l’apparato della visione centrale.
Anche se non è dolorosa, il malato può trovare difficoltà a concentrarsi direttamente su un oggetto, rendendo difficile la lettura, la guida o semplicemente guardare la televisione.
La causa precisa di tale malattia non è ancora totalmente nota, ma si ritiene che gli stili di vita come la dieta o l’essere fumatore potrebbero essere dei fattori che contribuiscono all’insorgenza.
La ricerca olandese ha scoperto che su 839 persone che hanno preso l'aspirina ogni giorno circa il 4 % aveva una forma avanzata della malattia chiamata degenerazione maculare essudativa, che porta alla cecità più profonda.
In confronto, solo il due per cento che ha assunto l'aspirina meno frequentemente avevano lo stesso tipo di degenerazione maculare.
Al contrario i ricercatori non hanno trovato nessun legame tra l’uso di aspirina e le prime fasi della forma secca della malattia.
Una teoria che è stata avanzata è che l’AMD potrebbe essere collegata alle malattie cardiache e così sarebbe quindi accertato il legame con chi utilizza aspirina per cercare di combattere la loro situazione di malattia coronarica.
Ma il direttore dell’equipe dell'Istituto olandese di Neuroscienze, dottor Paulus de Jong ha dichiarato che il suo team ha analizzato nella maniera più "meticolosa possibile" se le malattie cardiovascolari potrebbe avere influenzato i risultati.
Ha sostenuto, al contrario, che i risultati avrebbero stabilito che chi assume regolarmente aspirina - indipendentemente dalla stato di salute del loro cuore – hanno maggiori rischi di soffrire della fase tardo AMD.