Sarah: al via udienza preliminare. Concetta: Cosima e Sabrina mi hanno ingannato

TARANTO. Si è svolta al Tribunale di Taranto l'udienza preliminare davanti al gup, Pompeo Carriere, del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la studentessa di 15 anni uccisa ad Avetrana (Ta) il 26 agosto del 2010. Tredici gli imputati, mentre altri tre indagati, accusati di false dichiarazioni al pm, dovranno attendere almeno l'esito del processo di primo grado per essere giudicati. Dell'omicidio di Sarah sono accusate la cugina Sabrina Misseri e sua madre, Cosima Serrano, mentre Michele Misseri, marito di Cosima, Carmine Misseri, e un nipote, Cosimo Cosma, sono accusati della soppressione del cadavere, poi fatto trovare da Michele Misseri nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2010.
Il gup Carriere ha respinto le eccezioni preliminari presentate stamane dai difensori e ha accolto solo la richiesta di un incidente probatorio per il completamento dell'esame di una macchia trovata nell'auto Opel Astra Station Wagon di proprieta' di Cosima Serrano, madre di Sabrina, con lei detenuta con le stesse accuse della figlia.
Lunedi' si terra' la prossima seduta quando sono previste la requisitoria dei pm e le dichiarazioni spontaneee di Sabrina Misseri, la cugina della vittima, accusata di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, e di Carmine Misseri, fratello di Michele, accusato solo di concorso in soppressione di cadavere.

BISCOTTI: QUADRO ACCUSATORIO NON SVILITO - ''Ci sono state delle importanti sentenze della Cassazione. Se posso permettermi di esprimere una valutazione come difesa della famiglia Scazzi, ritengo che comunque anche da quelle sentenze emerge un quadro assolutamente non svilito dal punto di vista accusatorio''. Lo ha detto l'avvocato Valter Biscotti, parlando con i giornalisti in una pausa dell'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere del processo per il delitto di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto dell'anno scorso ad Avetrana.

''Ormai siamo in una fase in cui contano gli atti'', le cose raccontate in tv non servono piu''', ha sottolineato. ''Ricordo che siamo in una fase cautelare quindi si deve valutare - ha proseguito Biscotti - se queste persone devono stare in carcere in attesa del processo in relazione a indizi di colpevolezza che la Cassazione ha detto che in qualche modo devono essere rivisti. Ma la Cassazione ha anche detto, e si e' formato ormai un giudicato, che sia Sabrina che Cosima hanno concorso nella soppressione del cadavere. Ora, se questo lo si mette in relazione alla certezza della condotta di Michele Misseri che ha fatto rinvenire il cadavere e quindi certamente autore della soppressione, ci troviamo in un quadro accusatorio in cui le tre persone sanno esattamente quello che e' successo''.


CONCETTA: COSIMA E SABRINA MI HANNO INGANNATA - ''Mi rendo conto che sono state delle persone che non solo hanno ucciso Sarah ma hanno ingannato anche me con la loro presenza''. Lo ha detto poco fa Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah Scazzi, parlando con i giornalisti nella sua casa di Avetrana nel giorno in cui al Tribunale di Taranto si e' riaperta l'udienza preliminare per il delitto della 15enne avvenuto il 26 agosto dell'anno scorso. Le imputate principali sono la sorella e la nipote della stessa Concetta.

Riferendosi ai primi momenti e ai primi tempi dopo la scomparsa di Sarah, ha poi ricordato che ''Cosima e Sabrina, quando erano in casa, dal modo in cui parlavano e in cui si comportavano, lasciavano intendere che sapessero qualcosa ma mai pensavo che loro avessero ucciso Sarah. Quel giorno, quando siamo andate in caserma, ho visto Cosima che si tratteneva dal piangere e diceva certe frasi. Allora li' ho pensato 'queste qualcosa sanno'''.

''Che loro avessero ucciso Sarah - ha proseguito Concetta Scazzi - non mi passava neanche per la mente. Cosima, quel pomeriggio, trattenendo le lacrime, in una maniera molto arrabbiata disse 'questa volta l'ha fatta veramente grossa' riferendosi a Sarah''. E infine la madre della piccola Sarah ha ricordato anche un'altra frase che le avrebbe detto la sorella: 'Una mamma e' pronta a fare di tutto per la figlia'. ''Mi ricordo che eravamo in macchina. Si parlava tanto'', ha aggiunto.