TARANTO. Il processo per l'omicidio di Sarah Scazzi si terrà a Taranto, sua sede naturale. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta di rimessione del processo per incompatibilità ambientale avanzata dagli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri.
In pratica, a modo di vedere degli ermellini, i giudici di Taranto, davanti ai quali domani si riaprira' dunque l'udienza preliminare, non sono in alcun modo condizionati nel prendere la decisione. Di diverso avviso era stata la pubblica accusa di piazza Cavour che ieri, a sorpresa, si era schierata dalla parte della difesa di Sabrina chiedendo che il processo venisse spostato da Taranto a Potenza per un "clima ambientale" che a suo dire si sarebbe "riverberato sulla serenita'" dei giudici tarantini.
Una tesi che evidentemente la prima sezione penale della Cassazione presieduta da Severo Chieffi non ha condiviso. Da qui il rigetto del ricorso con la condanna al pagamento delle spese processuali.
DOMANI UDIENZA PRELIMINARE - Dopo la decisione della Cassazione che ha mantenuto la sede del procedimento a Taranto domani prosegue, cosi' come fissato lunedi' scorso, dinanzi al gup Pompeo Carrieri, l'udienza preliminare per l'omicidio di Sarah.
Il gup dovra' decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dei pubblici ministeri Pietro Argentino e Mariano Buccoliero per 13 indagati: Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano sono accusate di concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere, Michele Misseri padre di Sabrina che, dopo aver confessato e ritrattato piu' volte e che ha fatto trovare il cadavere della quindicenne, e' accusato di soppressione di cadavere in concorso con la moglie e la figlia nonche' con il fratello e un nipote. Quattro legali, tre tarantini e uno romano, sono accusati a vario titolo di favoreggiamento personale, infedele patrocinio e soppressione di atti. Infine, ci sono i parenti del fioraio che avrebbe assistito al sequestro di Sarah da parte di Sabrina e Cosima, la cui posizione e' stata stralciata, che sono accusati di favoreggiamento.
In pratica, a modo di vedere degli ermellini, i giudici di Taranto, davanti ai quali domani si riaprira' dunque l'udienza preliminare, non sono in alcun modo condizionati nel prendere la decisione. Di diverso avviso era stata la pubblica accusa di piazza Cavour che ieri, a sorpresa, si era schierata dalla parte della difesa di Sabrina chiedendo che il processo venisse spostato da Taranto a Potenza per un "clima ambientale" che a suo dire si sarebbe "riverberato sulla serenita'" dei giudici tarantini.
Una tesi che evidentemente la prima sezione penale della Cassazione presieduta da Severo Chieffi non ha condiviso. Da qui il rigetto del ricorso con la condanna al pagamento delle spese processuali.
DOMANI UDIENZA PRELIMINARE - Dopo la decisione della Cassazione che ha mantenuto la sede del procedimento a Taranto domani prosegue, cosi' come fissato lunedi' scorso, dinanzi al gup Pompeo Carrieri, l'udienza preliminare per l'omicidio di Sarah.
Il gup dovra' decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dei pubblici ministeri Pietro Argentino e Mariano Buccoliero per 13 indagati: Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano sono accusate di concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere, Michele Misseri padre di Sabrina che, dopo aver confessato e ritrattato piu' volte e che ha fatto trovare il cadavere della quindicenne, e' accusato di soppressione di cadavere in concorso con la moglie e la figlia nonche' con il fratello e un nipote. Quattro legali, tre tarantini e uno romano, sono accusati a vario titolo di favoreggiamento personale, infedele patrocinio e soppressione di atti. Infine, ci sono i parenti del fioraio che avrebbe assistito al sequestro di Sarah da parte di Sabrina e Cosima, la cui posizione e' stata stralciata, che sono accusati di favoreggiamento.