BARI. Il sindaco Michele Emiliano, condividendo le motivazioni che hanno spinto la Uil a indire lo sciopero generale il prossimo 28 ottobre, ha scritto al segretario territoriale Uil-Fpl Bari, Francesco Liuzzi, e al segretario Uil-Fpl del Comune di Bari, Davide De Gregorio, la lettera qui di seguito riportata:
"Carissimi, l'impegno per la difesa e il rilancio del pubblico impiego e della pubblica amministrazione in un momento di tagli drammatici e iniqui voluti dal Governo centrale deve trovare uniti cittadini, lavoratori e amministratori locali.
Il susseguirsi di manovre che colpiscono fortemente i dipendenti pubblici e scaricano sugli enti locali la responsabilità dell'aumento dell'imposizione fiscale e delle tariffe dei servizi, è il frutto di una politica neoliberista indiscriminata che di fatto costringerà i Comuni a smantellare il welfare urbano, cancellare servizi essenziali per i cittadini e privatizzare le aziende partecipate.
Non è, certo, questa la risposta adeguata ad una crisi che non conosce precedenti: non è contenendo la spesa pubblica e il debito, trascurando invece misure necessarie per la ripresa e lo sviluppo, che si restituisce serenità ad un Paese stremato.
Sento di condividere, dunque, le ragioni che vi hanno spinto a proclamare lo sciopero generale del prossimo 28 ottobre: solo una nuova strategia complessiva può restituire dignità ad un'amministrazione pubblica che vogliamo torni ad essere garante dei diritti di cittadinanza.
Sono al vostro fianco in questa battaglia di giustizia e dignità del lavoro".
"Carissimi, l'impegno per la difesa e il rilancio del pubblico impiego e della pubblica amministrazione in un momento di tagli drammatici e iniqui voluti dal Governo centrale deve trovare uniti cittadini, lavoratori e amministratori locali.
Il susseguirsi di manovre che colpiscono fortemente i dipendenti pubblici e scaricano sugli enti locali la responsabilità dell'aumento dell'imposizione fiscale e delle tariffe dei servizi, è il frutto di una politica neoliberista indiscriminata che di fatto costringerà i Comuni a smantellare il welfare urbano, cancellare servizi essenziali per i cittadini e privatizzare le aziende partecipate.
Non è, certo, questa la risposta adeguata ad una crisi che non conosce precedenti: non è contenendo la spesa pubblica e il debito, trascurando invece misure necessarie per la ripresa e lo sviluppo, che si restituisce serenità ad un Paese stremato.
Sento di condividere, dunque, le ragioni che vi hanno spinto a proclamare lo sciopero generale del prossimo 28 ottobre: solo una nuova strategia complessiva può restituire dignità ad un'amministrazione pubblica che vogliamo torni ad essere garante dei diritti di cittadinanza.
Sono al vostro fianco in questa battaglia di giustizia e dignità del lavoro".