Stato di salute della sanità: le audizioni in terza Commissione

BARI. Tutti a raccolta in terza Commissione, i direttori generali della Asl di Bari e Foggia, dell’Azienda consorziale policlinico di Bari, degli Ospedali riuniti di Foggia, con i rettori e presidi della facoltà di medicina di Foggia e Bari.
Tutti a discutere in Commissione con il presidente Dino Marino e l’assessore Tommaso Fiore della condizione di salute della sanità in Puglia completamente schiacciata fra la necessità di contenere la spesa e quella, ancor più importante, di conservare livelli di assistenza accettabili per i cittadini.
“La situazione è molto seria – ha commentato il presidente Marino a conclusione dei lavori – La Regione è stata costretta ad adottare prima la delibera di giunta 1833 diventata legge a settembre scorso (n.23), che sostanzialmente contiene l’obbligo della rimodulazione del personale con la contestuale riduzione delle strutture complesse. Ma su questo tema abbiamo l’esigenza di capire qual è l’indirizzo che la Giunta intende perseguire. Oggi l’assessore ha parlato del Piano deroghe, già pronto, da presentare al Ministero per rappresentare la situazione nella sua complessità rimarcando le criticità laddove raggiungono livelli di intolleranza. Questo mi sembra un punto di partenza”.
Le aziende sanitarie sono in grande sofferenza, questo emerge dal dibattito in Commissione, fino ad arrivare all’esasperazione del direttore dell’Asl di Bari, Colasanto, che ha annunciato che si autodenuncerà alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio. Questo è sintomatico della impossibilità di uscire da questo cul de sac: o la scure dello splafonamento del tetto stabilito per il contenimento del personale, oppure l’interruzione di pubblico servizio, perché di fatto con questi numeri, in termini di risorse umane, non si può garantire un servizio corretto e sufficiente.
“Il processo di riordino ha tempi lunghi – ha sottolineato l’assessore Fiore – e passa attraverso decisioni dolorose, tagli al personale e chiusure di ospedali. Il contributo fornito dai direttori generali delle aziende, delle Asl e degli Irccs, costituisce materia importante per il documento deroghe che proporremo all’attenzione del Ministero, perché ci si renda conto della mancanza dei livelli minimi di assistenza in talune realtà".
"Occorre la luicidità di programmare razionalmente chiusure e riconversioni non perdendo di vista l’obiettivo dell’assistenza sanitaria - ha sottolineato Dino Marino - questa è la strada complessa che tutti abbiamo il dovere di affrontare per approdare a utili decisioni politiche condivise ".
Il presidente Marino ha annunciato che le audizioni proseguiranno la prossima settimana./

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