BARLETTA. Sono due le inchieste avviate dalla Procura di Trani sul crollo della palazzina di via Roma 5 a Barletta, che ieri ha provocato la morte di quattro operaie di un laboratorio di confezioni e della figlia 14enne del titolare dell'attivita' (leggi anche: Da Giovinazzo a Barletta: gioie e dolori di un giovedì pugliese - Regione stanzia 200mila euro per urgenza).
A quella per disastro colposo, avviata gia' dopo la sciagura, si e' aggiunta quella per omicidio plurimo colposo, accuse al momento a carico di ignoti. Il giorno dopo la tragedia, sul posto sono ancora al lavoro numerose squadre per la rimozione delle macerie dello stabile di tre piani, e anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha visitato cio' che resta dell'antico stabile risalente agli anni '30, imploso ieri mattina verso le 12,30. Intanto si e' appreso che carabinieri e polizia stanno ascoltando alcune persone e gli inquilini che abitavano nella palazzina crollata, per accertare se realmente - come raccontato ieri da alcuni parenti dei superstiti - negli ultimi tempi erano stati avvertiti scricchiolii e notate crepe, forse causate dalla demolizione di uno stabile adiacente. In giornata e' previsto anche un Tavolo tecnico al Comune di Barletta, convocato dal sindaco Nicola Maffei, con i responsabili del settore Urbanistica e Lavori Pubblici. Per il giorno dei funerali delle cinque vittime, che non e' stato ancora stabilito, l'amministrazione comunale proclamera' il lutto cittadino.