ROMA. La Commissione Ue conferma il suo giudizio sull'Italia anche dopo l'abbassamento del rating da parte di Moody's: "la mia reazione - ha detto il portavoce Amedeu Altafaj Tardio - e' la stessa di quando c'era stato il giudizio di Standard & Poors, qualche giorno fa: l'Italia e' seriamente impegnata in forti e ambiziosi sforzi di consolidamento e i pacchetti di misure sui conti decisi in luglio e settembre vanno in quella direzione, rendendo possibile al paese di raggiungere una posizione vicina al pareggio di bilancio nel 2013, come d'accordo con i partner europei. Questa e' la nostra dichiarazione, questo e' il nostro 'rating' sull'Italia", ha concluso.
La crescita in Italia e' "deludente" per questo servono misure per promuoverla. Lo ha rilevato il Fondo monetario internazionale nel suo Economic Outlook sull'Europa. L'Fmi ha sottolineato comunque che i conti pubblici del nostro Paese non sono mai stati meglio di ora. Per un paese in cui il debito pubblico e' molto elevato, "la crescita diventa fondamentale", ma, come rileva il Fondo, "negli ultimi vent'anni e' stata deludente". L'Italia, ha spiegato durante la presentazione del rapporto il responsabile per l'Europa del fondo Antonio Borges, "non e' cresciuta per niente: e' fondamentale che la determinazione mostrata dal governo italiano per migliorare i conti pubblici venga applicata anche per la crescita.
Molte riforme in Italia potrebbero liberare un enorme potenziale", ha aggiunto. "Sarebbe molto importante che il governo italiano facesse al piu' presto un annuncio di misure per promuovere la crescita": lo ha proseguito Borges. "E' fondamentale che la determinazione mostrata dal governo italiano per migliorare i conti pubblici - ha osservato - venga applicata anche per la crescita. Molte riforme in Italia potrebbero liberare un enorme potenziale". "Il problema dell'Italia e' un problema di crescita, ma i conti pubblici sono buoni, non sono mai stati meglio di ora": ha detto ancora Borges che ha ricordato che l'Italia "ha un avanzo primario persino migliore di quello della Germania".
Ancora in Italia e Spagna "i piu' elevati costi degli interessi sul debito sovrano", assieme alle misure di risanamento dei conti pubblici e alle "aumentate tensioni sulle banche" costituiranno, secondo il Fondo Monetario Internazionale "ostacoli ulteriori su una attivita' gia' modesta". Comunque, conclude l'Fmi, "e' assolutamente importante che si ristabilisca la fiducia in Italia e Spagna e si riportino gli investitori su questi mercati". Intanto i ministri delle finanze europee stanno prendendo in considerazione le strade per una ricapitalizzazione coordinata delle banche.
Lo ha detto al 'Financial Times' il Commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. "C'e' una crescente condivisione sulla necessita' di un approccio concertato e coordinato in Europa. Tra i ministri c'e' un senso di urgenza e sappiamo che dobbiamo procedere", ha spiegato aggiungendo che "i capitali delle banche europee devono essere rafforzati per raggiungere margini piu' ampi di sicurezza e quindi ridurre l'incertezza". Secondo Rehn "questo sarebbe parte integrante della strategia europea per riportare fiducia e uscire dalla crisi".
La crescita in Italia e' "deludente" per questo servono misure per promuoverla. Lo ha rilevato il Fondo monetario internazionale nel suo Economic Outlook sull'Europa. L'Fmi ha sottolineato comunque che i conti pubblici del nostro Paese non sono mai stati meglio di ora. Per un paese in cui il debito pubblico e' molto elevato, "la crescita diventa fondamentale", ma, come rileva il Fondo, "negli ultimi vent'anni e' stata deludente". L'Italia, ha spiegato durante la presentazione del rapporto il responsabile per l'Europa del fondo Antonio Borges, "non e' cresciuta per niente: e' fondamentale che la determinazione mostrata dal governo italiano per migliorare i conti pubblici venga applicata anche per la crescita.
Molte riforme in Italia potrebbero liberare un enorme potenziale", ha aggiunto. "Sarebbe molto importante che il governo italiano facesse al piu' presto un annuncio di misure per promuovere la crescita": lo ha proseguito Borges. "E' fondamentale che la determinazione mostrata dal governo italiano per migliorare i conti pubblici - ha osservato - venga applicata anche per la crescita. Molte riforme in Italia potrebbero liberare un enorme potenziale". "Il problema dell'Italia e' un problema di crescita, ma i conti pubblici sono buoni, non sono mai stati meglio di ora": ha detto ancora Borges che ha ricordato che l'Italia "ha un avanzo primario persino migliore di quello della Germania".
Ancora in Italia e Spagna "i piu' elevati costi degli interessi sul debito sovrano", assieme alle misure di risanamento dei conti pubblici e alle "aumentate tensioni sulle banche" costituiranno, secondo il Fondo Monetario Internazionale "ostacoli ulteriori su una attivita' gia' modesta". Comunque, conclude l'Fmi, "e' assolutamente importante che si ristabilisca la fiducia in Italia e Spagna e si riportino gli investitori su questi mercati". Intanto i ministri delle finanze europee stanno prendendo in considerazione le strade per una ricapitalizzazione coordinata delle banche.
Lo ha detto al 'Financial Times' il Commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. "C'e' una crescente condivisione sulla necessita' di un approccio concertato e coordinato in Europa. Tra i ministri c'e' un senso di urgenza e sappiamo che dobbiamo procedere", ha spiegato aggiungendo che "i capitali delle banche europee devono essere rafforzati per raggiungere margini piu' ampi di sicurezza e quindi ridurre l'incertezza". Secondo Rehn "questo sarebbe parte integrante della strategia europea per riportare fiducia e uscire dalla crisi".
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Economia