BARI. Una universita' che non si richiude in se' stessa ma si apre alla societa', al mondo e ai suoi problemi. E' questo il senso della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2011-2012 dell'Ateneo di Foggia che si terra' venerdi' mattina nell'aula magna e che avra' come ospite d'onore Cecilia Strada, presidente nazionale di Emergency.
Non piu' solo quindi le tradizionali prolusioni e gli interventi di rito. Ma per il terzo anno consecutivo la cerimonia di avvio ufficiale delle attivita' si connota per l'attenzione ad argomenti di grande respiro nazionale e internazionale: dopo la cooperazione internazionale nel Mediterraneo e il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia negli anni scorsi, quest'anno spazio ai temi della pace, della solidarieta' tra i popoli e dei diritti umani.
La scelta di andare fuori dai soliti canoni delle inaugurazioni degli anni accademici ''se vogliamo - spiega all'Adnkronos il magnifico rettore Giuliano Volpe, insediatosi proprio tre anni fa - e' anche un ritorno alla tradizione e cioe' alla volonta' di sottolineare il ruolo che l'Universita' svolge all'interno della societa', un ruolo che negli anni si e' perso, per colpa anche della stessa Universita'''. ''Quanto piu' l'Universita' rivendica di essere uno spazio libero e autonomo - spiega -, tanto piu' deve essere capace di assumersi le sue responsabilita' e di non chiudere gli occhi rispetto a quello che succede all'esterno. Quest'anno abbiamo deciso quindi di ospitare la presidente di Emergency Cecilia Strada per parlare delle migrazioni, dei diritti umani e del diritto alla salute, della lotta al pregiudizio e all'emarginazione''.
L'associazione, conosciuta a livello internazionale per il suo impegno nell'assistenza umanitaria alle vittime civili delle guerre e della poverta', e' presente con ambulatori mobili, i Polibus, nelle campagne della Capitanata per assistere i migranti stagionali impegnati nelle raccolte dei principali prodotti dell'agricoltura, che hanno bisogno di attenta e continua assistenza medica visto che vivono spesso in condizioni di estremo disagio.
''Quest'anno la situazione e' un po' migliorata rispetto agli anni scorsi - aggiunge Volpe - grazie all'arrivo in molti posti dell'acqua potabile, dei bagni chimici, di strutture di accoglienza. La Regione, devo dire, si e' impegnata molto su questo''. Ma c'e' ancora molto da fare e la presenza di associazioni come Emergency e di altre dimostra, secondo il rettore, che ''esistono centinaia di volontari e c'e' un mondo sommerso ancora sconosciuto che l'Universita' non puo' ignorare''. Per il rettore ''non e' solo un fatto umanitario''.
Volpe sottolinea, inoltre, che ''l'Universita' deve formare la nuova classe dirigente del paese, tornando a quel compito che aveva gia' nel Medioevo. Ma classe dirigente non significa solo classe politica''. E se quest'ultima non e' di grande livello ''non e' per un problema di reclutamento ma e' un riflesso di quello che accade nella societa'''.
La cerimonia, patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Foggia e dalla Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane, verra' aperta dalla relazione del rettore cui seguiranno gli interventi del presidente del Consiglio degli studenti Vincenzo Michele Padalino e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo Salvatore Puttilli.
La prolusione sul tema: 'Il Trapianto di rene: lo stato dell'arte' e' affidata a Giuseppe Carrieri, ordinario di urologia nella Facolta' di Medicina e Chirurgia dell'Universita' dauna. Confermata la presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. La cerimonia si chiudera' con l'intervento di Cecilia Strada e con la consegna a quest'ultima del sigillo dell'Universita' da parte del rettore.
Volpe si sofferma, quindi, sullo stato di salute dell'Universita' di Foggia, giunta al suo tredicesimo anno di vita. ''Pur nelle difficolta' determinate dai tagli mostruosi, che negli ultimi sono stati di circa il 10% - sottolinea - il nostro Ateneo ha mantenuto un grande rigore, non ha un euro di debito e i conti a posto. Questi grandi sacrifici ci consentono un bilancio sano e una relativa tranquillita'. Ma cosi' non si puo' piu' andare avanti'', aggiunge.
''Occorre da parte del governo una inversione di tendenza e nuovi investimenti - sottolinea il rettore - E' positivo che nella Finanziaria i tagli siano passati dal 5,5% all'1% ma in altri paesi in crisi hanno investito nell'Universita' e nella Ricerca, pur effettuando tagli in altri settori. Sono gli stessi paesi che stanno reagendo meglio. Significa che quegli investimenti sono produttivi e pagano''.
Una nuova opportunita' viene dall'alleanza con altre Universita' meridionali. La Federazione 'Unisei' che comprende gli atenei di tre regioni del sud Est d'Italia (Puglia,Basilicata e Molise) e cioe' Foggia, Campobasso, Potenza, Lecce, Bari e il Politecnico del capoluogo pugliese ''e' un segnale importante'', afferma .
''Abbiamo presentato al Ministero un corposo progetto con una bozza di accordo di programma ma finora non c'e' stata data alcuna risposta''. L'obiettivo della Federazione e' anche quello di razionalizzare e risparmiare. ''Abbiamo previsto, ad esempio, l'integrazione di alcuni servizi o la revisione dell'offerta formativa dei vari atenei per evitare duplicazioni di corsi e l'attivazione di corsi che attualmente non esistono'', spiega Volpe.
Non piu' solo quindi le tradizionali prolusioni e gli interventi di rito. Ma per il terzo anno consecutivo la cerimonia di avvio ufficiale delle attivita' si connota per l'attenzione ad argomenti di grande respiro nazionale e internazionale: dopo la cooperazione internazionale nel Mediterraneo e il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia negli anni scorsi, quest'anno spazio ai temi della pace, della solidarieta' tra i popoli e dei diritti umani.
La scelta di andare fuori dai soliti canoni delle inaugurazioni degli anni accademici ''se vogliamo - spiega all'Adnkronos il magnifico rettore Giuliano Volpe, insediatosi proprio tre anni fa - e' anche un ritorno alla tradizione e cioe' alla volonta' di sottolineare il ruolo che l'Universita' svolge all'interno della societa', un ruolo che negli anni si e' perso, per colpa anche della stessa Universita'''. ''Quanto piu' l'Universita' rivendica di essere uno spazio libero e autonomo - spiega -, tanto piu' deve essere capace di assumersi le sue responsabilita' e di non chiudere gli occhi rispetto a quello che succede all'esterno. Quest'anno abbiamo deciso quindi di ospitare la presidente di Emergency Cecilia Strada per parlare delle migrazioni, dei diritti umani e del diritto alla salute, della lotta al pregiudizio e all'emarginazione''.
L'associazione, conosciuta a livello internazionale per il suo impegno nell'assistenza umanitaria alle vittime civili delle guerre e della poverta', e' presente con ambulatori mobili, i Polibus, nelle campagne della Capitanata per assistere i migranti stagionali impegnati nelle raccolte dei principali prodotti dell'agricoltura, che hanno bisogno di attenta e continua assistenza medica visto che vivono spesso in condizioni di estremo disagio.
''Quest'anno la situazione e' un po' migliorata rispetto agli anni scorsi - aggiunge Volpe - grazie all'arrivo in molti posti dell'acqua potabile, dei bagni chimici, di strutture di accoglienza. La Regione, devo dire, si e' impegnata molto su questo''. Ma c'e' ancora molto da fare e la presenza di associazioni come Emergency e di altre dimostra, secondo il rettore, che ''esistono centinaia di volontari e c'e' un mondo sommerso ancora sconosciuto che l'Universita' non puo' ignorare''. Per il rettore ''non e' solo un fatto umanitario''.
Volpe sottolinea, inoltre, che ''l'Universita' deve formare la nuova classe dirigente del paese, tornando a quel compito che aveva gia' nel Medioevo. Ma classe dirigente non significa solo classe politica''. E se quest'ultima non e' di grande livello ''non e' per un problema di reclutamento ma e' un riflesso di quello che accade nella societa'''.
La cerimonia, patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Foggia e dalla Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane, verra' aperta dalla relazione del rettore cui seguiranno gli interventi del presidente del Consiglio degli studenti Vincenzo Michele Padalino e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo Salvatore Puttilli.
La prolusione sul tema: 'Il Trapianto di rene: lo stato dell'arte' e' affidata a Giuseppe Carrieri, ordinario di urologia nella Facolta' di Medicina e Chirurgia dell'Universita' dauna. Confermata la presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. La cerimonia si chiudera' con l'intervento di Cecilia Strada e con la consegna a quest'ultima del sigillo dell'Universita' da parte del rettore.
Volpe si sofferma, quindi, sullo stato di salute dell'Universita' di Foggia, giunta al suo tredicesimo anno di vita. ''Pur nelle difficolta' determinate dai tagli mostruosi, che negli ultimi sono stati di circa il 10% - sottolinea - il nostro Ateneo ha mantenuto un grande rigore, non ha un euro di debito e i conti a posto. Questi grandi sacrifici ci consentono un bilancio sano e una relativa tranquillita'. Ma cosi' non si puo' piu' andare avanti'', aggiunge.
''Occorre da parte del governo una inversione di tendenza e nuovi investimenti - sottolinea il rettore - E' positivo che nella Finanziaria i tagli siano passati dal 5,5% all'1% ma in altri paesi in crisi hanno investito nell'Universita' e nella Ricerca, pur effettuando tagli in altri settori. Sono gli stessi paesi che stanno reagendo meglio. Significa che quegli investimenti sono produttivi e pagano''.
Una nuova opportunita' viene dall'alleanza con altre Universita' meridionali. La Federazione 'Unisei' che comprende gli atenei di tre regioni del sud Est d'Italia (Puglia,Basilicata e Molise) e cioe' Foggia, Campobasso, Potenza, Lecce, Bari e il Politecnico del capoluogo pugliese ''e' un segnale importante'', afferma .
''Abbiamo presentato al Ministero un corposo progetto con una bozza di accordo di programma ma finora non c'e' stata data alcuna risposta''. L'obiettivo della Federazione e' anche quello di razionalizzare e risparmiare. ''Abbiamo previsto, ad esempio, l'integrazione di alcuni servizi o la revisione dell'offerta formativa dei vari atenei per evitare duplicazioni di corsi e l'attivazione di corsi che attualmente non esistono'', spiega Volpe.