di Nicola Zuccaro. Tornare a vincere in casa a distanza di 1 anno e 5 giorni rappresenta per qualsiasi compagine calcistica un evento degno di essere celebrato. (leggi anche: Statistiche match)
Per il Bari invece no. La vittoria di misura ottenuta contro il Livorno è già passata nel dimenticatoio a causa delle vicende legate al mancato pagamento degli stipendi che comporterà la penalizzazione di 2 punti in classifica ai danni del club biancorosso. Trattasi di uno dei capitoli non solo fra i più drammatici della ultracentaria storia del Bari ma nei suoi contenuti abbastanza complesso e pieno di quelle zone d'ombra poco focalizzate tanto da richiedere un opportuno e successivo approfondimento giornalistico. Per un pomeriggio la parola è passata dalle stanze delle banche al rettangolo di giuoco del San Nicola per visionare il solito Bari dai due volti. Gradevole nella prima parte della gara, inguardabile nella seconda, tanto da provocare l'anticipato abbandono del San Nicola da parte dei pochi spettatori presenti sugli spalti. Dopo la rete di Borghese si sperava di visionare una squadra capace di dominare e sopratutto di chiudere la prima frazione di gioco col raddoppio. Così non è stato. Il Bari ha retto sino ai primi 30' a causa di una condizione atletica poco ottimale e tanto letale da condizionare la restante parte di una gara che pur al cospetto di un Livorno poco intraprendente vedeva i galletti concedere non pochi spazi agli uomini di Novellino. In prospettiva della doppia trasferta in quel di Crotone e di Reggina il campanello d'allarme suona oltre nel reparto difensivo anche in quello offensivo. Contro gli amaranto toscani l'autore del gol vincente, Martino Borghese, ha dovuto fare gli straordinari.
Andare dinnanzi alla porta avversaria nel tentativo di bissare l'unica rete della gara e poi tornare a coprire invitando i colleghi di reparto a rientrare è lodevole ma supplisce all'assenza di un centravanti della stessa statura di Borghese. Confortanti sono invece le note che giungono dal centrocampo dove si son visti i Bogliacino e i Rivas dei tempi migliori. Nel complesso si è avuta la conferma di un Bari ancora in cantiere.
Per il Bari invece no. La vittoria di misura ottenuta contro il Livorno è già passata nel dimenticatoio a causa delle vicende legate al mancato pagamento degli stipendi che comporterà la penalizzazione di 2 punti in classifica ai danni del club biancorosso. Trattasi di uno dei capitoli non solo fra i più drammatici della ultracentaria storia del Bari ma nei suoi contenuti abbastanza complesso e pieno di quelle zone d'ombra poco focalizzate tanto da richiedere un opportuno e successivo approfondimento giornalistico. Per un pomeriggio la parola è passata dalle stanze delle banche al rettangolo di giuoco del San Nicola per visionare il solito Bari dai due volti. Gradevole nella prima parte della gara, inguardabile nella seconda, tanto da provocare l'anticipato abbandono del San Nicola da parte dei pochi spettatori presenti sugli spalti. Dopo la rete di Borghese si sperava di visionare una squadra capace di dominare e sopratutto di chiudere la prima frazione di gioco col raddoppio. Così non è stato. Il Bari ha retto sino ai primi 30' a causa di una condizione atletica poco ottimale e tanto letale da condizionare la restante parte di una gara che pur al cospetto di un Livorno poco intraprendente vedeva i galletti concedere non pochi spazi agli uomini di Novellino. In prospettiva della doppia trasferta in quel di Crotone e di Reggina il campanello d'allarme suona oltre nel reparto difensivo anche in quello offensivo. Contro gli amaranto toscani l'autore del gol vincente, Martino Borghese, ha dovuto fare gli straordinari.
Andare dinnanzi alla porta avversaria nel tentativo di bissare l'unica rete della gara e poi tornare a coprire invitando i colleghi di reparto a rientrare è lodevole ma supplisce all'assenza di un centravanti della stessa statura di Borghese. Confortanti sono invece le note che giungono dal centrocampo dove si son visti i Bogliacino e i Rivas dei tempi migliori. Nel complesso si è avuta la conferma di un Bari ancora in cantiere.